La più forte tennista della storia, in una recente intervista televisiva, ha dichiarato di essere riuscita a debellare anche il doppio cancro alla gola e al seno
L’ex tennista, a inizio anno, aveva ricevuto la terribile diagnosi di un doppio tumore alla gola e al seno. L’ex numero uno del mondo del tennis, oggi 66enne, ha raccontato, durante il programma di Piers Morgan “Uncensored”, che la diagnosi era arrivata dopo la scoperta di un linfonodo ingrossato sul collo e che fosse convinta di non arrivare neanche a festeggiare il Natale.
Martina Navratilova resta la più rande tennista della storia del tennis, una carriera leggendaria che l’ha vista diventare l’unica tennista a essere riuscita a vincere tutte le specialità in tutti i tornei del Grande Slam, ottenendo così il Super Slam. A distanza di 17 anni dal ritiro, la Navratilova detiene ancora ben 3 record assoluti: maggior numero di titoli vinti 344, maggior numero di titoli vinti in singolare, 167, e maggior numero di titoli vinti in doppio, 177.
La partita più difficile
Martina Navratilova, nove volte campionessa di Wimbledon ed ex numero 1 al mondo, con ancora l’incredibile record imbattuto di 74 partite vinte consecutive, è stata costretta a giocare la partita più difficile della sua vita: quella contro il doppio tumore, al seno e alla gola che le erano stati diagnosticati a inizio anno. A comunicarlo è stata proprio l’ex campionessa di tennis, oggi 66 anni, durante un’intervista televisiva sul network TalkTv. Per quanto ne sanno i medici, sono guarita. Sono stata in preda al panico totale per tre giorni pensando che avrei potuto non vedere il prossimo Natale”, ha confessato la più grande tennista della storia, “mi è venuta in mente la lista dei desideri di tutte le cose che volevo fare. So che questo può sembrare davvero superficiale, ma quello che ho pensato in quel momento è stato ‘quale macchina incredibile voglio davvero guidare se mi resta da vivere solo un anno?”.
Una storia incredibile
Quella di Martina Navratilova è una storia incredibile e forse non basterebbe un libro per raccontarla. Nata nel 1956 in Cecoslovacchia, fugge dal regime comunista e si rifugia negli Stati Uniti nel 1981. Sul campo da tennis comincia così una carriera che la porterà a essere considerata la più forte tennista di sempre, i suoi duelli con Chris Evert resteranno scolpiti per sempre nella storia del tennis femminile. Una carriera infinita con l’ultimo titolo vinto a Wimbledon in doppio misto a 40 anni dall’esordio nel circuito professionistico. E’ stata una delle prime donne sportive a dichiarare la propria omosessualità e negli anni 80 non c’era certo un intero movimento LGBTQ+ a sostenerti, dimostrando così, ancora una volta, un coraggio fuori dal comune, come quello messo in campo nella sfida più difficile della vita: i cicli di chemioterapia e di terapia protonica. “Il trattamento è sicuramente la cosa più difficile che abbia mai fatto nella mia vita”, ha dichiarato infatti la ex tennista, che con la scoperta della malattia era stata costretta a sospendere i piani per adottare un bambino con sua moglie Julia Lemigova.