Arriva una denuncia precisa e dettagliata da parte della forte tennista bielorussa sul comportamento delle colleghe dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia
Aryna Sabalenka è di nuovo la numero 2 della classifica WTA del tennis mondiale, ma le ripercussioni per la vicenda Russia-Ucraina hanno minato il suo rapporto con colleghe e staff del circuito. La tennista ha denunciato comportamenti aggressivi e pesanti discussioni anche all’interno degli stessi spogliatoi prima e dopo alcune partite dei vari tornei in giro per il mondo.
La Sabalenka è da alcuni anni una delle tenniste più forti del circuito femminile, soprannominata la tigre bielorussa per via del suo temperamento focoso e lo stile di gioco aggressivo, in carriera si è aggiudicata dodici titoli WTA in singolare, tra cui una prova del Grande Slam, l’ultima disputata a inizio di questa stagione, gli Australian Open.
Discriminata dal circuito
La guerra tra Russia e Ucraina ha avuto anche pesanti ripercussioni nel mondo dello sport. Tutte le nazionali russe sono state escluse dalle varie manifestazioni e anche alcuni atleti a livello individuale sono stati privati del loro “posto di lavoro” o della possibilità di gareggiare nella loro disciplina. Ad esempio nel tennis, giocatori e giocatrici di Russia e Bielorussia, sono stati messi al bando da Wimbledon dopo l’invasione dell’Ucraina, e negli altri tornei giocano come atleti neutrali, senza rappresentare la loro nazione. Aryna Sabalenko, durante la conferenza stampa per la presentazione del torneo Master 1000 di Miami, non ha avuto remore nel denunciare la situazione che ha dovuto vivere sulla propria pelle in questi 12 mesi di guerra.
“È stato davvero difficile per me perché non ho mai affrontato così tanto odio negli spogliatoi” ha spiegato la numero 2 del mondo, “ci sono molti haters su Instagram quando perdo le partite, ma negli spogliatoi non l’avevo mai affrontato”. I problemi più grandi li ha avuti dentro lo spogliatoio con delle colleghe: “Alcune di queste incomprensioni sono avvenute con componenti dell’entourage di colleghe. Ho avuto alcuni, non proprio litigi, ma strane conversazioni, non con le ragazze, ma con i membri della loro squadra. È stata dura. È stato un periodo difficile. Ma ora sta migliorando”.
Non capisce che colpa possa avere lei in tutto questo
Per la tennista bielorussa è tanta la frustrazione per non capire quale colpa possa avere lei che non fa altro che coltivare la sua passione esattamente come tutte le altre tenniste del circuito e ha cercato di spiegare quanto può essere stato difficile per lei dal punto di vista psicologico. “Ho capito che non è stata colpa mia e non ho fatto loro del male. E sono sicura che anche le altre atlete russe e bielorusse non hanno fatto più niente agli ucraini. Mi sono appena resa conto che queste sono tutte emozioni e devo ignorarle, concentrarmi su me stessa… non posso controllare le emozioni degli altri”. Durante l’ultimo torneo di Indian Wells, l’ucraina Tsurenko si era ritirata da un match con la Sabalenka per un attacco di panico a seguito di un colloquio avuto con un delegato dell’ associazione tennistica sulla giusta risposta da dare all’invasione del suo paese, proprio da parte del mondo del tennis.
