Steccato di Cutro, tragedia migranti: sono state diffuse le immagini poco prima del naufragio del barcone [FOTO]
A quasi un mese dalla tragedia che ha colpito non solamente la città calabrese, ma tutto il Paese intero, sono state diffuse le immagini del barcone. Poco prima del naufragio che è costato la vita ad 88 persone. Un numero a dir poco impressionante ma che, con il passare dei giorni, potrebbe anche aumentare visto che mancherebbero all’appello altri di loro che risultato dispersi. Nella giornata di ieri la notizia che la Frontex ha addossato tutte le colpe di quanto accaduto l’alba del 26 febbraio alle autorità italiane. Ovvero che la Guardia di Finanza o il Sar dovevano effettuare le operazioni di salvataggio. Insomma, in poche parole non era compito loro salvare la vita di quelle persone.
Questo è il riassunto del discorso annunciato dal direttore esecutivo della stessa agenzia dell’Unione Europea, Hans Leijtens. Parole che sono arrivate direttamente dal Parlamento europeo. Come riportato in precedenza, però, sono state diffuse anche le prime immagini dell’imbarcazione. Poco prima che si verificasse la tragedia. Scatti che sono stati condivisi, in tempo reale, con il Centro di coordinamento. La stessa che mostrava una imbarcazione che in quel preciso momento non stava dando segnali di pericolo. Anche se, come riportato dai vertici alti, stava sollevando alcuni interrogativi. Confermando, tra l’altro, che la decisione spettava solamente al nostro Paese e a nessun altro.
Cutro, tragedia migranti: le immagini poco prima del naufragio [FOTO]
All’interno dello stesso barcone erano presenti 180 migranti. Il bilancio fino a questo momento è gravissimo visto che le acque hanno restituito 88 cadaveri. Tra questi spuntano quelli di 25 bambini. Lo stesso Leijtens, rivolgendosi agli eurodeputati della commissione per le Libertà civili (Libe), ha volto ribadire una cosa. Ovvero che nel caso in cui ci fosse un segnale di pericolo, viene lanciato il “may-day“. Con l’obiettivo di informare, ognuno di loro di quello che sta accadendo in quel preciso istante.
In conclusione, ci ha tenuto a ribadire, che il compito dell’agenzia Ue riguarda esclusivamente le “operazioni congiunte“. In modo tale da poter operare con i Paesi sul campo. In mare aperto e dare un contributo importate a ciò che serve per poter salvare delle vite umane. Una sorveglianza aerea che è già in funzione non solamente in Italia, ma anche attorno alla Grecia ed anche al sud del Mediterraneo. Per poter dare delle informazioni, in tempo reale, ai Paesi che ne fanno parte.