Durante la seduta alla Camera, il verde Bonelli mostra due sassi prelevati dall’Adige: “Situazione drammatica”. Giorgia: “Non è colpa mia”
Meloni come Mosé. Alla camera dei Deputati succede anche questo. Durante una seduta a Montecitorio è capitato di sentore anche questo, con una problema serio come la siccità tirato in ballo in maniera sbagliata e quasi irriverente. E così che il quotidiano Libero riporta il rimbrotto di Bonelli di Sinistra Italiana che quasi se la prende con il presidente del Consiglio di aver prosciugato uno dei fiumi più importanti del nostro paese.
Nella mattinata di un nomale mercoledì, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni spiega alla Camera, così come in precedenza aveva fatto al Senato, che tipo di posizioni avrebbe preso al Consiglio Europeo che ci sarebbe stato a Bruxelles. Una normale spiegazione con punti precisi e una disamina su quello che avrebbe deciso di portare davanti ai dirigenti del Parlamento europeo. Dal nulla ecco che spunta Angelo Bonelli, segretario dei Verdi, che cerca di proporre un problema serio, come la siccità, ma tirato in ballo in modo sbagliato e soprattutto dando delle responsabilità alle persone sbagliate.
“Presidente Meloni ho due sassi…”, fa vedere Bonelli. La Premier: “Che colpa ho…?”
Una scena che sembra paradossale, ma è successa per davvero alla Camera dei Deputati, con lo sguardo allucinato di tutti i parlamentari, anche (e forse soprattutto) della parte dell’opposizione. «Signora presidente, io adesso le faccio vedere una cosa… Vede, questi sono dei sassi. Sa dove li ho presi? Li ho presi andando a piedi nel bel mezzo del fiume Adige. In una situazione di normalità, sarebbero stati sul fondale a due metri di profondità», le parole sono di Angelo Bonelli segretario dei Verdi. Un momento di silenzio, quasi surreale, e poi scappa da un po’ a tutti, anche alla Meloni che viene subito ripresa dallo stesso Bonelli: «C’è poco da ridere, Presidente Meloni».
Tanto che quando tocca alla Meloni risponde per le rime e con fermezza: «Collega Bonelli, io ho trovato molto interessanti i suoi sassi dell’Adige, però presumo che lei non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato l’Adige, perché neanche Mosè, ok? Questi problemi sono figli di tutto quello che finora non è stato fatto. Perché io non sono Mosè. La ringrazio per attribuirmi poteri che non ho, ma non ce li ho e, quindi, non ho prosciugato l’Adige io». Bonelli replica dando delle “manipolatrice!” al presidente del Consiglio. Interviene Donzelli (FdI): «Collega Bonelli potrebbe fare anche un autoesposto per denunciare il fatto che probabilmente non ha chiesto l’autorizzazione al prefetto come prevede l’articolo 97, lettera m, del decreto n. 523 – per prendere i sassi da un fiume perché è vietato».