Ndrangheta, processo boss Graviano e Filippone: decisione giudici

Ndrangheta, processo ai boss Graviano e Filippone: negli ultimi minuti è arrivata la notizia sulla decisione ufficiale da parte dei giudici 

Decisione tribunale
Tribunale (Ansa Foto) Notizie.com

La notizia è di pochissimi minuti fa e che riguarda il processo ‘Ndrangheta stragista‘. La stessa che vede come indagati i due boss Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone. A conclusione del processo è arrivato il verdetto ufficiale da parte della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria che ha emanato la sua sentenza a riguardo. A quanto pare i due sono stati condannati all’ergastolo. Ricordiamo che i due boss sono stati ritenuti i mandanti dell’omicidio che ha visto come vittime due carabinieri.

Si trattava di Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. L’attacco nei confronti dei militari dell’arma avvenne il 18 gennaio del 1994. Precisamente sull‘autostrada A3, all’altezza dello svincolo di Scilla. La loro auto venne affiancata da un’altra. Dalla stessa, però, vennero esplosi una serie di colpi di mitraglia che non lasciarono alcuno scampo ai due carabinieri che vennero uccisi barbaramente.

‘Ndrangheta stragista, ergastolo per i boss Graviano e Filippone

Graviano e Filippone
Il momento dell’arresto di Rocco Santo Filippone (Ansa Foto) Notizie.com

Una conferma che è arrivata anche in appello. Dopo che, nella sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’Assise nel luglio di tre anni fa, venne dato lo stesso risultato. Nelle ultime settimane, durante il momento della requisitoria, il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo aveva fatto la sua richiesta. Ovvero la condanna all’ergastolo per gli imputati. Una richiesta che è stata accolta. Giustizia fatta, quindi, per i familiari delle vittime che da quasi 30 anni portano avanti dentro un dolore che non potrà mai essere cancellato.

Lo stesso Lombardo aveva aggiunto dicendo: “Non si è trattato solamente di una vicenda processuale, ma molto di più”. Il riferimento è più che chiaro: ovvero il processo sugli intrecci e i rapporti tra ‘Ndrangheta, Cosa nostra e mondo politico per l’attuazione della strategia stragista negli anni Novanta. In conclusione il procuratore affermo: “Fatti per i quali il tempo non passa e che rappresentano un eterno presente in cui riscontriamo accadimenti che non possiamo non considerare attuali“.

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