L’Omicron fa meno paura: i dati dello studio scientifico rassicurano

Notevoli le differenze tra la variante Omicron e la Delta. Buone notizie anche sull’uso dei monoclonali. Ecco le risposte che tutti aspettavano

 

La variante Omicron sembra fare meno paura. Gli studi e le ricerche dimostrano quanto sia meno pericolosa per la nostra salute, soprattutto se confrontata con la Delta. Nonostante sia molto contagiosa, la variante sembra dare luogo  a forme meno gravi di Covid-19. A confermarlo è una ricerca condotta dall’University of California di Berkeley e pubblicata sulla piattaforma medRxiv in pre-print. Lo studio mostra un minor rischio di finire in ospedale, avere bisogno di cure in terapia intensiva e morte tra chi si ammala con Omicron rispetto a chi contrae la variante Delta. La ricerca è una delle prime a confrontare l’andamento dell’infezione ‘in diretta’ su due gruppi di pazienti ammalatisi a dicembre con Omicron o Delta.

LEGGI ANCHE: The Batman, rinvio causa variante Omicron?

omicron quanto dura infezione
Omicron, ecco le differenze con la variante Delta (Getty Images)

Lo studio è stato condotto su 52.297 persone infettate con la variante Omicron. Tra le persone monitorate, solo 222 avevano avuto bisogno del ricovero, 7 della terapia intensiva, nessuno della ventilazione meccanica e si è registrato un unico decesso. Diversi i numeri dei contagiati dalla variante Delta: 222, 23, 11 e 14. Numeri che equivalgono a un minor rischio di ricovero del 52%, di terapia intensiva del 74%, di morte del 91% con Omicron. “Le riduzioni della gravità della malattia associate alle infezioni da variante Omicron erano evidenti sia nei pazienti vaccinati sia in quelli non vaccinati”, sottolineano i ricercatori che, tuttavia, sono cauti: anche se la variante Omicron è meno grave, “gli alti tassi di infezione nella comunità possono sopraffare i sistemi sanitari e potrebbero tradursi in un numero assoluto elevato di ricoveri e decessi”.

LEGGI ANCHE: Omicron, quanto dura l’;infezione? Lo studio smonta la nuova quarantena

Anche se potrebbe essere ancora presto per un’analisi completa, i dati sembrano rassicurare la popolazione mondiale. Buone notizie anche sul fronte delle terapie: una ricerca pubblicata in pre-print sulla piattaforma bioRxiv mostra che l’anticorpo monoclonale bebtelovimab, sviluppato da AbCellera e Eli Lilly, neutralizza efficacemente Omicron e le altre varianti. Inoltre, uccide il virus a bassi dosaggi e questo apre la strada all’utilizzo sottocutaneo, più agevole della somministrazione endovena. Lilly ha fatto sapere che sta lavorando con l’FDA per ottenere un’autorizzazione di emergenza del farmaco.

Gestione cookie