Pare proprio che il Covid abbia modificato anche le abitudini sessuali collettive, uno studio dice che lo rende meno soddisfacente.
Pare proprio che la pandemia da Covid abbia modificato la nostra vita sotto tutti i punti di vista anche per quanto riguarda la nostre abitudini sessuali collettive, ad averlo sottolineato è stato uno studio pubblicato dalla rivista Sexually Transmitted Infections.
Pare insomma che anche a distanza di tempo dalla fine del lockdown che impediva gli incontri tra le persone, compresi quelli sessuali, le cose non sono cambiate moltissimo con il passare del tempo: tanto per cominciare il sesso è meno a rischio e rimane il calo delle gravidanze non pianificate e degli aborti, ma a colpire la nostra attenzione è un argomento diverso.
Pare infatti che questo studio continui a rilevare ancora maggiore insoddisfazione e disagio sessuale tra le persone, a prescindere dal fatto che siano una coppia oppure degli incontri occasionali. Ma approfondiamo ancora di più l’argomento a tale riguardo.
Il Covid ha cambiato le abitudini sessuali: lo studio lo conferma
Forse per alcuni non sarà nemmeno una notizia sorprendente, eppure è proprio cosi, lo studio in questione è stato condotto da Kirstin Mitchell dell’ University of Glasgow ed è stata divisa in due fasi diverse che hanno portato appunto a questo risultato.
La prima quattro mesi dopo il primo lockdown del Regno Unito e la seconda nel marzo-aprile 2021: “Sono stati coinvolti 6658 individui di 18-59 anni. Le risposte sono state confrontate con quelle di analoghi studi svolti nel 2010-2012 e confrontate con i dati nazionali su infezioni sessualmente trasmesse, concepimenti e aborti registrati tra il 2010 e il 2020″ questo quanto riporta il sito Ansa.
Ad ogni modo, questo risultato ha riguardato l’anno successivo del lockdown e nella ricerca più di due terzi degli intervistati hanno riferito di avere avuto uno o più partner sessuali: donne 72%; uomini 70% e meno di un quinto ha riferito di avere un nuovo partner di cui donne circa 10,5%; uomini 17%. Infine sempre tramite l’Ansa si legge come dall’indagine è venuto fuori come si siano anche ridotti i rapporti non protetti con nuovi partner rispetto a 10 anni prima.
Insomma i livelli di disagio e insoddisfazione dal punto di vista sessuale è davvero molto diffuso, infine sempre dall’Ansa si legge: “Quasi 1 donna su 5 (poco più del 19%) e quasi 1 uomo su 4 (23%) hanno dichiarato di essere angosciati o preoccupati per la loro vita sessuale, un numero significativamente maggiore rispetto al periodo 2010-2012. Circa un quarto degli uomini e delle donne ritiene che la propria vita sessuale durante la pandemia sia stata peggiore rispetto all’anno precedente”.