Il giudice di New York ha respinto la richiesta dei legali del principe di archiviare la vicenda. Il terzogenito della regina sarà processato
Il principe Andrea andrà a processo negli Stati Uniti. La vicenda, sotto i riflettori dell’opinione pubblica mondiale, rischia di diventare un boomerang per la Casa Reale britannica. L’accusa è grave: abusi sessuali verso una donna di 38 anni, Virginia Giuffre. Il giudice di New York Lewis Kaplan ha respinto la richiesta dei legali di archiviazione.
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La donna accusa il principe Andrea di averla sessualmente abusata tre volte nel 2001, quando a 17 anni gli fu presentata e offerta dal defunto finanziere Jeffrey Esptein e dalla sua fidanzata Ghislaine Maxwell. La donna ha espresso il suo plauso per la decisione mentre i suoi legali hanno sottolineato che ora “è impaziente di avere una determinazione giuridica nel merito delle accuse“.
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Polemiche a non finire su un accordo tra Epstein e Giuffre, reso noto dai legali del principe, secondo cui la donna rinunciava, in cambio di 500 mila dollari, al suo diritto di denunciare anche altri “potenziali imputati”. Secondo i legali della Giuffre invece, il reale non è “coperto” da quell’intesa perché non lo cita e perché “non ne aveva neppure conoscenza nel 2009”. Per il giudice si tratta di un accordo “pieno di problemi di redazione e di ambiguità”, specialmente sul significato di “potenziali” imputati, come dimostra il fatto che “le parti hanno articolato almeno due interpretazioni ragionevoli del suo linguaggio decisivo”. Per questo l’istanza di archiviazione deve essere “respinta sotto ogni aspetto”, come conclude nelle sue 43 pagine di motivazioni.
Imbarazzato no comment di Buckingham Palace alla decisione della giustizia Usa di non archiviare la causa civile intentata contro il principe Andrea, quasi 62enne terzogenito della regina Elisabetta, da Veronica Giuffre, una delle presunte vittime sessuali del defunto faccendiere Jeffrey Epstein: personaggio che il duca di York ha a suo tempo frequentato. “Non commentiamo una vicenda legale in corso”, ha tagliato corto un portavoce della casa reale britannica in relazione al caso innescato da accuse di abuso sessuale risalenti al 2001, quando Giuffre era minorenne, rispetto a cui Andrea si è dichiarato sempre innocente.