L’ex capitano giallorosso: “Oltre alla chiave, servono poi le stanze, per fare una buona casa”. Sugli obiettivi stagionali: “Arriva il momento decisivo. Ogni gara deve essere una finale”
Francesco Totti torna a parlare della Roma, di Mourinho e di Retegui, calciatore sul quale puntò circa tre anni fa. L’ex capitano giallorosso, è tra i protagonisti del torneo di Padel “Finale del Cuore”, che si sta svolgendo a Santa Severa. Con lui presenti anche il ct azzurro Roberto Mancini e Gigi Di Biagio. Inevitabile il commento al lavoro di Josè Mourinho, tecnico che lo scorso anno ha portato i giallorossi alla vittoria della Conference League e che in questa stagione ha già raggiunto i quarti di Europa League ed è in piena corsa Champions in campionato. “E’ la chiave per aprire ogni portone”, ha detto l’ex numero dieci.
Ma a volte non basta solo la chiave: “Poi – continua Totti – servono anche le stanze e quello che ci metti dentro, ovvero i giocatori che devono rappresentare il futuro del club”. Dal futuro, al presente della Roma: “Arrivano i mesi più delicati per il campionato e per l’Europa. Da adesso in poi ogni partita deve essere una finale”, ha spiegato. “Come ci arriva? Non è importante come, l’importante è arrivare: da adesso si deve spingere fino alla fine, con un tecnico che ha dimostrato di saper gestire bene tutto”. A proposito di Mourinho, il tecnico è stato criticato per giocare troppo sulla difensiva: “Quando c’era Zeman ci dicevano che stavamo troppo avanti. L’importante sono i risultati: giochi male o bene è secondario”
Su Retegui, che ha segnato due gol in Nazionale nelle prime due gare: “Io lo vidi su alcuni video quando giocava in Argentina. Mi ha impressionato sul lato fisico e della volontà, parliamo di 3 anni fa quando era ancora giovane e inesperto. Sfortunatamente, adesso non ce l’ho più. Ha un buon futuro, il mister Mancini lo gestirà bene”. Sul tema oriundi: “Erano altri tempi quando giocavamo noi, adesso però il calcio è cambiato. Sono cose che il calcio ha voluto e il mister al momento ha dei problemi. Io punterei fortemente sui settori giovanili, così si hanno più possibilità di crescere giovani talenti”.
“Trent’anni indimentcabili”
Ieri il club ha ricordato i trent’anni dall’esordio ufficiale di Totti con la maglia giallorossa. “Trent’anni sono tanti. Difficilmente li dimenticherò. La Roma ha rappresentato tanto per me e continua a rappresentare molto. Cosa mi manca di più? Mi manca il terreno di gioco, il calcio, il divertimento, aspettare la partita della domenica. Oggi riesco a ricordare tutte le cose belle che il calcio mi ha lasciato”.
Totti, ai microfoni di Sky ha poi parlato anche di Antonio Conte, che ha lasciato il Tottenham: “Antonio ha tantissime possibilità di scelta – commenta – ma conoscendo come è fatto l’uomo, penso che si prenderà del tempo per decidere dove ricominciare a lavorare”.
DAL NOSTRO INVIATO DANIELE MAGLIOCCHETTI