Artista di talento Rodolfo Laganà ha dimostrato nei suoi anni di carriera d’essere un personaggio preparato e determinato ad avere successo. Ex allievo di Gigi Proietti con cui ha lavorato in vari film, ma anche programmi tv e lavori teatrali Laganà ha alle spalle collaborazioni con vip eclettici come Lina Wertmüller che lo ha voluto a fianco di una giovanissima Valeria Golino nel film Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada.
Rodolfo Laganà tra tv, cinema e teatro
Il comico romano ha debuttato con il gruppo comico La Zavorra composto da Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani e Giorgio Tirabassi in vari programmi tv, poi è approdato al cinema ed è stato parte del famoso film Sing Sing diretto dal regista Sergio Corbucci. Presenti nel cast anche Adriano Celentano e Marina Suma. Nonostante il successo e moltissime richieste professionali il suo rapporto lavorativo con Proietti si è rinnovato quando ha interpretato il ruolo di Micione in Febbre da cavallo – La mandrakata, atto secondo della famosa commedia di Steno.
Nel corso degli ultimi anni ha lavorato in tv in vari programmi, tuttavia la sua ultima presenza al cinema è legata al film A mano disarmata, di Claudio Bonivento. Ha poi preso parte a varie opere teatrali fino a quando nel 2015 ha annunciato di essere affetto da sclerosi multipla, patologia che sta affrontando con estrema dignità e che ad oggi non gli ha impedito di lavorare.
Rodolfo Laganà: “Non sono contento ma ci convivo”
Quando ha deciso di rendere di dominio pubblico la sua malattia Rodolfo Laganà ne era a conoscenza già da tempo. Il comico romano molto amato dal pubblico ha raccontato in alcune interviste come ha affrontato questo cambiamento rivelando senza esitazione che all’inizio era molto spaventato, si è chiuso in se stesso ma poi ha capito che poteva convivere con la patologia.
“All’inizio ero molto spaventato e mi sono chiuso in me stesso, sbagliando.” Ha confidato il comico. Laganà ha poi concluso: “Poi ho cominciato a capire la malattia e ad affrontarla, tirando fuori una parte di me che non sapevo di avere. Non posso esserne contento, ma ci convivo.”