Ucraina, bloccati i siti governativi: “Attacco globale”

Il Ministero dell’Istruzione e della Scienza ucraino temporaneamente chiusi per un attacco hacker subiti nella notte 

Numerosi siti del governo ucraino sono stati oggetto di un attacco informatico su larga scala. L’attacco non è stato immediatamente rivendicato. “Il sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e della Scienza è temporaneamente chiuso a causa dell’attacco globale avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 gennaio”, ha annunciato quest’ultimo sulla sua pagina Facebook. Anche i siti di altri ministeri, compreso quello di Situazioni di emergenza, risultano inaccessibili, ha osservato l’AFP.

Attacco informatico ai siti governativi ucraini

L’attacco informatico avviene in un momento molto delicato nel contesto delle accresciute tensioni tra Kiev e Mosca e nel bel mezzo di colloqui molto intensi tra la la Russia e l’Occidente, in corso a Ginevra. La Russia sta spingendo affinchè Kiev non entri a far parte della Nato. Gli Usa invece attaccano Mosca, accusandola di ammassare truppe al confine del Paese. L’Ispi giorni fa spiegava che gli incontri istituzionali rappresentavano “l’estremo tentativo di disinnescare le tensioni e il rischio di un’invasione delle forze russe, che hanno schierato circa 100mila soldati”. I negoziati finora non hanno, però, prodotto risultati positivi.

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Se la Russia “usa di nuovo la forza contro l’Ucraina, sarà un errore strategico e avrà gravi conseguenze in termini sanzioni politiche, economiche e finanziarie”, ma non si scenderà in guerra. Lo dice in un’intervista a Repubblica il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Noi continueremo a sostenere l’Ucraina e sappiamo che Kiev è molto più capace di difendersi ora rispetto al 2014 – aggiunge – Le sue forze sono meglio addestrate e meglio equipaggiate. Poi, naturalmente faremo ciò che è necessario per assicurare la nostra presenza”. L’Ucraina “è un partner di grande valore. La aiutiamo nel diritto fondamentale all’autodifesa – aggiunge – Diamo il nostro supporto, in particolare Usa, Regno Unito e Turchia, nella fornitura di attrezzature e nell’addestramento. Ma Kiev non è un alleato della Nato. L’impegno a difendere tutti gli alleati vale solo per gli alleati”.

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