Strage di Erba, il Pg di Milano deposita nuovi atti per riaprire il caso

All’ergastolo ci sono i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi accusati delll’omicidio di quattro persone tra cui un bambino di due anni

Strage di Erba possibile una revisione del processo. Sembra clamoroso, ma è così. Se ne parlava da anni, almeno tre, ma non era mai stata presa in considerazione l’idea, ora cambia tutto. Il sostituto Pg di Milano Cuno Tarfusser ha depositato presso il procuratore generale Francesca Nanni e all’avvocato generale Lucilla Tontodonati una nuova relazione,  con degli elementi nuovi presentati dalla difesa, per l’eventuale riapertura del caso sulla strage di Erba.

L'omicida
Olindo Romano mentre viene portato in carcere (Absa Notizie.com)

Da non dimenticare che per questo crimine sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi per l’omicidio di Raffaella Castagna, del figlio di 2 anni Youssef Marzouk, della nonna Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini. Negli ultimi due anni e mezzo la trasmissione televisiva Le Iene è stata l’unica a portare avanti una idea che i due potevano essere innocenti. In alcune intercettazioni ambientali, infatti, i due Olindo e Rosa più volte dicevano che non c’entravano nulla.

La richiesta di revisione del processo

Gli imputati
Olindo Romano e Rosa Bazzi dietro le sbarre durante il processo (Ansa Notizie.com)

Sarà come aprire il Vaso di Pandora, si dice da più parti, anche perché adesso dopo anni di studi, rilevamenti e intercettazioni, tanti si stanno convincendo che i due possano essere davvero innocenti. Almeno il dubbio c’è, e neanche poco è venuto fuori nello speciale che fecero le Iene diverse volte, portando anche alcuni elementi che potrebbero fare la differenza e che tante polemiche hanno suscitato.

E alcuni di questi sarebbero in possesso degli avvocati difensori dei due che sono in procinto di presentarli per dare man forte alla richiesta di revisione. In particolare, questa relazione del Pg dovrà essere valutata dal procuratore Nanni e dal suo ‘braccio destro’ Tontodonati, alle quali, spetta la decisione finale se unire la loro richiesta all’istanza di revisione del processo che i difensori di Olindo e Rosa, sono pronti a presentare a Brescia. La richiesta di revisione, più volte annunciata, si basa su intercettazioni e testimonianze che sarebbero inedite.

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