Azione e Italia Viva vivono una giornata decisiva per il futuro del Terzo Polo: partito unico o scissione? Gli aggiornamenti
Azione: "Stop a partito unico è colpa di Italia Viva"
“Lo stop deriva dalla scelta di Italia Viva di non votare un documento ieri che avevano dichiarato essere già letto e condiviso. Dietro tutto questo c’è solo un fatto: Renzi tornato alla guida di Italia Viva da pochi mesi non ha alcuna intenzione di liquidarla in un nuovo partito. Scelta legittima ma contrastante con le promesse fatte agli elettori. Dopo mesi di tira e molla ne abbiamo semplicemente preso atto. In un clima volutamente avvelenato da insulti personali da parte di Renzi e di quasi tutti gli esponenti di Italia Viva a Carlo Calenda.” Lo riporta una nota di Azione
Paita: "Polemiche incomprensibili"
“Congresso vuol dire territori, ma anche contendibilità della leadership. Dopodiché sono convinta che Calenda vincerebbe il congresso. Sono difficoltà che non comprendo”. Lo afferma la Presidente del Gruppo Azione-Italia Viva al Senato Raffaella Paita. “I temi di scontro sono la Leopolda, che è un fattore identitario a cui non ci si può chiedere di rinunciare. Poi ci sono le spese, le divideremo 50 e 50 come è sempre avvenuto. E infine un congresso che noi chiediamo coinvolga il territorio. Nessuna di queste è ragione per far saltare un progetto politico. Noi – aggiunge Paita – siamo disponibili a trattare, ma se si vuole far saltare il tavolo per cose come queste è incomprensibile”, conclude la capogruppo.
Calenda: "Rottura definitiva. Colpa di Renzi"
Carlo Calenda chiude al partito unico: “Dovevamo fare un passo avanti, promesso agli elettori. Chiudere i due partiti e farne uno unico. Renzi ci ha proposto di farne un altro, ma tenere aperti i partiti che ci sono, Questo avrebbe generato una cacofonia, di suoni incomprensibili. Abbiamo detto di no. Così non si può fare”. LEGGI ALTRO…
Calenda a Striscia la Notizia: "Renzi vuole tenersi i soldi"
“Il partito non lo riusciremo a fare, perché non lo vuole fare”. Questa la risposta che Carlo Calenda ha dato ad Enrico Lucci, inviato di Striscia la Notizia. Il leader di Azione ha risposto alle domande sul partito unico: “Perché (Renzi, ndr) non vuole farlo?” lo incalza l’inviato di Striscia. “Perché vuole tenersi soldi e partito di Italia Viva e non si può far nascere, da due partiti, tre partiti: diventa ridicolo”, risponde Calenda. Che aggiunge: “Non so se oggi ci sarà una nuova riunione, ma lui non viene alle riunioni. Non ci ho parlato, perché lui parla solo con Obama e Clinton”.
Nobili risponde a Richetti: "Senza Leopolda non saresti in Parlamento"
“Richetti insiste a dichiarare contro la Leopolda, dimenticando che senza Leopolda non sarebbe mai entrato in Parlamento. Quanto alle risorse: la Leopolda non si fa con i soldi del Terzo Polo. La realtà è che Richetti vuole che Renzi non faccia il Riformista, non faccia la Leopolda, non faccia il congresso. Richetti e Calenda sembrano ossessionati da Renzi”. Così il consigliere regionale del Lazio di Italia Viva, Luciano Nobili.
Rosato: "Ultimo appello"
Ettore Rosato, Italia Viva:” Oggi pomeriggio ultimo appello per il Terzo Polo? Diciamo che è un momento in cui dovremmo trovare una composizione. Speriamo sia l’ultimo. Renzi non credo ci sarà”
Faraone: "Ricomposizione? Con Calenda di mezzo.."
Davide Faraone di Italia Viva: “Percentuali di ricomporre tutto? Se dovessi dare una percentuale, per quanto mi riguarda direi 100 per 100… ma essendoci di mezzo Calenda rimarrei su un 50per cento”.
Faraone: “Percentuali su ricomposizione? Con Calenda dico che…” pic.twitter.com/yRtbItLJWU
— Notizie.com (@com_notizie) April 13, 2023
Richetti: "Su conflitto di interesse Azione non transige"
La Leopolda si è sempre fatta, ci hanno detto, legittimo farla. Con che risorse? Abbiamo chiesto. ‘Con quelle di Iv’. Ma Italia viva come Azione non ci saranno più. Chi la farà la Leopolda? Matteo Renzi? Per me può farla. Può fare tutto: il riformista, la Leopolda… io sono stata massacrato per aver detto che una cosa è fare informazione e una cosa fare politica. Ma lo direi anche per Calenda, per chiunque. Siamo cresciuti battagliando sul conflitto di interessi di Berlusconi. Nel nuovo partito il conflitto di interessi sarà un punto su cui non si transige, ma non solo per Renzi”. Lo ha detto Matteo Richetti intervenendo ad ‘Agorà’ su Raitre. Richetti ha aggiunto: “Matteo Renzi è l’unica figura riconosciuta come presidente del partito Italia Viva, può l’apicale di un partito fare l’apicale di un giornale? Secondo Io no. Questo non è attaccare Renzi, lui può fare il direttore de Il Riformista, tanto non si presenta a un incontro”.
Il mio punto sul #TerzoPolo, l’intervista ad @agorarai di stamattina. https://t.co/KDfDW7R9PD
— Matteo Richetti (@MatteoRichetti) April 13, 2023
Renzi: "Polemiche inspiegabili"
La risposta di Renzi a Calenda: “In queste ore ci sono polemiche inspiegabili dentro il Terzo Polo. Ne sono molto dispiaciuto anche perché non vedo un motivo politico per la rottura. Eviterei di inseguire le polemiche e i retroscena. Andrei al sodo. Ieri Azione ha presentato un documento, a noi va bene con piccole modifiche assolutamente accettabili. Le abbiamo pubblicate: i vecchi partiti si sciolgono con l’elezione del Segretario nazionale del partito unico. Se Calenda ci sta, noi firmiamo. Se Calenda ha cambiato idea, lo rispettiamo e ne prendiamo atto. Quanto alla Leopolda: chi conosce quell’esperienza sa che è un momento bello di confronto politico tra generazioni e storie diverse. È un momento in cui tante persone si avvicinano alla politica. Dire che non può essere più fatta la Leopolda non ha senso. La facciamo con migliaia di volontari dal 2010, non vedo perché dovremmo smettere di farla oggi in un momento in cui la politica va difesa dai populismi e dai sovranismi. Il mio è un appello finale: basta polemiche, rimettiamoci al lavoro tutti insieme. Noi ci siamo, consapevoli della responsabilità verso tanta gente che ci chiede di tornare a sognare, non di volare rasoterra”.
In queste ore ci sono polemiche inspiegabili dentro il Terzo Polo. Ne sono molto dispiaciuto anche perché non vedo un motivo politico per la rottura. Eviterei di inseguire le polemiche e i retroscena. Andrei al sodo. Ieri Azione ha presentato un documento, a noi va bene con…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 13, 2023
Calenda: "Italia Viva e le armi di distrazione di massa"
Carlo Calenda su Twitter: “Ieri IV ha confermato di voler deliberare lo scioglimento (con effetto 2024) solo dopo aver saputo il vincitore del congresso e di voler continuare a fare politica attraverso IV almeno per tutto il ‘24. Idem sul prendere impegni economici concreti vs nuovo partito. Nella proposta presentata vi erano (come in quella prima) tutti gli elementi di democrazia e contendibilità. Del resto a differenza di IV Azione ha fatto tutti i congressi comunali, provinciali, regionali, nazionali. Infine abbiamo preteso che vi fosse una clausola che riprendesse quella etica del parlamento europeo sui conflitti di interesse. Questo è quanto. Il resto sono armi di distrazione di massa”
Calenda: "Renzi ha provato a fregarci"
“Matteo Renzi queste volgarità nascondono un nervosismo esagerato. Semplicemente hai provato a darci una fregatura e sei stato rispedito al mittente. Questa volta lo ‘stai sereno’ non ha funzionato. Bene”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
.@matteorenzi queste volgarità nascondono un nervosismo esagerato. Semplicemente hai provato a darci una fregatura e sei stato rispedito al mittente. Questa volta lo #staisereno non ha funzionato. Fine. pic.twitter.com/G5zTzOGqFD
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) April 13, 2023