Una storia ai limiti dell’assurdo che arriva dalla Gran Bretagna: dopo aver operato un paziente il chirurgo lascia la sua “firma”. Conseguenze pesantissime.
Sembra un racconto ai limiti dell’assurdo e invece è tutto vero. Arriva dalla Gran Bretagna, e risale al 2013, anno in cui Simon Bramhall, di professione chirurgo, incise le sue iniziali durante l’operazione a due pazienti. Nessuna lesione, niente che possa compromettere la condizione delle persone finite sotto i ferri. Un gesto comunque assurdo, scoperto da un collega durante un altro trapianto al paziente con la S e la B incise sul fegato.
Utilizzava una pennetta con il gas argon, in genere usato in chirurgia per cicatrizzare i piccoli vasi sanguigni. Nonostante i 4 mila trapianti eseguiti in più di 10 anni d attività, con una specializzazione negli interventi al fegato, Bramhall è stato immediatamente sospeso.
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Dopo quegli assurdi “autografi” eseguiti all’ospedale di Birmingham, arrivò lo stop e in seguito le dimissioni, nel 2014. Tre anni dopo Brahmall si dichiarò colpevole, e pagò una multa di 12 mila sterline oltre a scontare una condanna ai servizi sociali. Poi la svolta, e una nuova ammissione in servizio, durata però pochi mesi.
La firma sul fegato costa carissima al chirurgo
Nel 2020 la storia di Bramhall finì con una sospensione dal servizio, ma nel giugno dell’anno successivo una revisione del caso e la decisione di impugnare il provvedimento gli fecero incassare una revoca del provvedimento. Tuttavia l’ultima parola è toccata al Servizio del tribunale dei medici, che ha deciso di chiudere definitivamente la vicenda.
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Simon Bramhall è stato radiato a causa di un “atto di arroganza personale che ha minato la fiducia del pubblico nella professione medica, causando una grave violazione della dignità e dell’autonomia dei pazienti, scossi emotivamente”. Effettuava durante gli interventi le iniziali, addirittura da 4 centimetri a lettera, ma fortunatamente non ha causato danni fisici ai suoi pazienti, diventati vittime forse del più egocentrico chirurgo della storia.