Australian Open, espulsa la tennista Renata Voracova. La tennista ha rilasciato una intervista dove ha spiegato i motivi. Non sono mancate le accuse e la rabbia che è ancora dentro di lei
Una cosa è certa: questa nuova edizione dell’Australian Open non potrà mai essere dimenticata e passerà alla storia per tutto quello che sta accadendo a pochi giorni dall’inizio del torneo. Non ci riferiamo solamente al caso che riguarda il serbo Novak Djokovic, ma anche per quello che ha vissuto la sua collega Renata Voracova. Quest’ultima, infatti, è stata espulsa dal Paese. Anche la 38enne ha ricevuto una esenzione speciale medica per poter prendere parte alla competizione.
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L’atleta era entrata nel Paese senza alcun tipo di problema. Tanto è vero che è scesa in campo in un doppio a tornei prima che l’Australian Open prenda il via. Dopo il caso scoppiato intorno al serbo, la Varavoca è stata allontanata dalla nazione. Ci ha tenuto a raccontare quello che le è accaduto in una intervista che ha rilasciato all’emittente televisiva russa ‘BBC‘.
Australian Open, la Voracova espulsa ma lei non ci sta
Queste sono alcune delle sue parole: “Mi hanno trattata come una criminale, ma non doveva andare così visto che ho inviato in tempo tutti i documenti. Se avessi saputo che ci fosse stata una piccola percentuale di problemi non sarei partita. Mi sentivo come in un film, ma era la vita reale. Non mi sentivo sicura fino a quando non sono ritornata a casa. Addirittura mi hanno chiesto di spogliarmi“.
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Anche la Women’s Tennis Association non è rimasta a guardare ed è scesa in campo al fianco della Voracova: “Ha seguito tutte le regole ed il suo visto è stato cancellato all’improvviso. Anche perché non ha fatto nulla di male“.
