Recensione a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. “Famiglia Like” è il bellissimo libro scritto da Gabriella Santini per le Edizioni Paoline. Le illustrazioni sono state curate da Jean Claudio Vinci. È in vendita in tutti gli store per 11,90 euro.
La protagonista si chiama Carlotta (detta Lol), è una patita di social e tecnologia, come il resto della sua famiglia. “Che sciocco quando, per via del lavoro del padre, deve trasferirsi per un po’ in montagna… C’è poca connessione! Come sopravvivere?“, questo si legge in quarta di copertina. Nelle 205 pagine suddivise in ben 20 capitoli, tutto ruota intorno alla vita sociale della protagonista e delle persone a lei care, ognuno appassionato di social network. A pagina 5 si legge “Carlotta abbracciò e salutò i compagni della II C della secondaria Leopardi, poi, sorridendo al sole, salì sul monopattino elettrico e sfrecciò per la città. Era affamata di vita. E non solo di quella…“. Un romanzo per ragazzi dagli 11 anni in su che affronta in modo divertente temi importanti come i rischi di dipendenza dai social, l’uso corretto della tecnologia, l’importanza del contatto con la natura.
Il libro – molto ben costruito e descrittivo al punto giusto – permette ai lettori di vivere il racconto in modo coinvolgente. Nelle scene iniziali, vediamo una Carlotta che parla con il suo pancino brontolone rassicurandolo che di lì a poco sarebbero stati a casa per mangiare qualcosa di gustoso e scartare finalmente il regalo a sorpresa che il suo fidanzato – Elia – le avrebbe fatto pervenire per il loro settimo mesiversario d’amore. Al solo pensiero di lui, il cuore le divenne come un atleta durante le Olimpiadi. Carlotta raggiunto il palazzo dove viveva la sua famiglia con il suo inseparabile monopattino, digitò il codice segreto nella tastiera elettronica laterale ed entrò affamata ed al tempo stesso eccitata per le novità che l’avrebbero attesa. La sua famiglia, composta da padre, madre, fratello e una domestica, Sara, era nota a tutti per essere super social. Lol giunta in cucina si trovò dinnanzi padre e fratello ai fornelli. Così chiese loro notizie circa Sara e le fu detto che, purtroppo, era partita Improvvisamente e che pertanto doveva accontentarsi della cucina che le avrebbero offerto i due maschi della famiglia in quanto sua madre, era alle prese con le prove dell’ennesima sfilata. Una famiglia un po’ pittoresca potrebbe pensare qualcuno. Lol si spostò successivamente nella sua cameretta e nel solito angolo cuccia ad attenderla c’era Aibo, il cane robot della sua famiglia, dal color argento, dall’aspetto di un beagle di 30 centimetri di altezza e circa 2,2 chili di peso, carico e pronto all’uso come ogni benedetto pomeriggio. Ordinò al cane di raggiungerla e lui eseguì immediatamente la richiesta con movimenti fluidi tanto da sembrare quasi vero a parte logicamente l’assenza di morbidezza e di calore impossibili da replicare. Lol si lasciò andare ad un commento a voce alta, come ci si trovasse dentro un fumetto: ”Perché mai la mamma sia contrario a un beagle vero resta un mistero… Non credo sia solo per questioni di pulizie e silenzio”. Le venne anche alla mente quando suo padre – da bravo informatico – le aveva portato a casa dall’estero questo regalo sorprendente.
La sua famiglia d’altronde era da sempre conosciuta in città come una tra le più tecnologiche, un’utilizzatrice seriale di social al punto da essere chiamata “Famiglia Like“. Nel pomeriggio arrivò un corriere per consegnarle dei fiori ed un pacco a forma di cuore da parte del suo Elia. Lei da ragazza a 3.0 prese il cellulare, si riprese mentre scartava il dono e trasmise il video in rete certa dei like che avrebbe ottenuto: nonostante i suoi dodici anni era già un influencer in erba. Elia – due anni più grande di lei – dal corpo atletico, dal sorriso smagliante, dagli occhi color verde muschio l’aveva raggiunta poco dopo per festeggiare con lei il settimo mese insieme di fidanzamento. Inaspettatamente, mentre passeggiavano, il ragazzo tirò fuori dallo zaino un altro regalo e LOL non resistendo volle condividere il tutto con le sue amiche in videochiamata. Ma l’allegria fu interrotta da una chiamata di sua mamma Lucrezia che le riferiva di farsi trovare puntuale a casa per la cena in quanto il capo famiglia aveva una notizia urgente da comunicare a tutti. Lol per non deludere le aspettative rientro’ per tempo. La madre ordinò delle pizze e solo a fine cena il padre fece sapere a lei a suo fratello e sua madre che essendo a capo di una importante società gli veniva richiesto di trasferirsi altrove: in un paese in montagna per la precisione. La notizia bomba gelò il sangue di tutti. Poi a spezzare il silenzio ci pensó la madre la quale fece capire ai figli che non esiste isolamento che tenga dato che la rete unisce e annulla le distanze. L’uso dei tablet, dei cellulari, avrebbero accorciato il trauma del distacco dai loro amici e conoscenti. Peccato che la realtà si dimostri presto diversa dai sogni. Nel piccolo centro di montagna, la connessione prende poco, e poi ci si mette pure un blackout. Tagliata fuori dal suo solito mondo, Carlotta, che tra tutti è quella che soffre di più quel digiuno forzato da internet e social, deve adattarsi a una vita diversa, fatta di passeggiate, natura, animali e amicizie reali: in questo ambiente, tra avventure e imprevisti ci saranno grandi cambiamenti.
Il libro fa parte della collana ‘Il parco delle storie‘ utilizza un font ad alta leggibilità. Inoltre, inquadrando il QRcode in quarta di copertina, si possono scaricare diverse proposte di attività didattiche, che rendono il volume adatto, oltre che per la lettura personale, anche come strumento didattico. L’autrice insegna da molti anni comunicazione all’Accademia di Design Poliarte di Ancona. Inoltre progetta giochi da tavolo ed è sceneggiatrice di cartoni animati, ma soprattutto coltiva la sua grande passione: scrivere storie per ragazzi. Spaziando dal fantasy e al realistico, dal giallo mistery all’avventura, ha pubblicato oltre 120 libri con diversi editori e vinto alcuni premi letterari. Molti sono tradotti in lingue europee ed extraeuropee. Inoltre incontra ragazzi insegnanti nelle scuole e tiene corsi di formazione sulla scrittura e sulla lettura. Jean Claude Vinci nasce in Sardegna nel 1980. Gioca fin da piccolo con matite e pennarelli e attualmente lavora come illustratore nell’editoria per ragazzi (Einaudi Ragazzi, Mondadori, Giunti Scuola, Editoriale Scienza, Fiordaliso, San Paolo) e nel mondo del fumetto internazionale (Disney Pixar, Dark Horse Comics, Dupuis Editions, Editions Jungle) dividendo il suo tempo tra lavoro, viaggi, passione per il cinema ed esperienze di educatore. Per Paoline, in questa collana – diretta da Fulvia Degl’Innocenti, mentre il progetto grafico è a cura di Ivo Kaplun – ha illustrato “Io, Chiara e la luna” (2019) “Suonando sul filo” (2021).