In merito alla vicenda del gas russo e se l’Italia fosse ancora dipendente da Mosca ha voluto fare chiarezza Gilberto Pichetto Fratin. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. Si è voluto soffermare sulla questione del gas e nel caso in cui il nostro Paese dipendesse ancora da Mosca per la fornitura. In merito a questo (e molto altro ancora) ha voluto fare qualche precisazione. Se prima l’Italia utilizzava almeno il 40% del fabbisogno di gas proveniente da Mosca, oggi ne preleva poco più del 10%. Segno del fatto che qualcosa è decisamente cambiato con il passare dei mesi. Tanto da superare la forte dipendenza che avevamo proprio con la capitale russa.
In che modo? Il ministro ha spiegato che si è aumentata l’importazione di gas via tubo da Est col Tap ed anche dall’Africa grazie ai nuovi accordi che sono stati firmati sia con l’Algeria che con la Libia. Anche se, a dire il vero, le novità non sono affatto finite qui visto che, ci ha tenuto a precisare, la vera garanzia è fornita dall’utilizzo dei rigassificatori. Questi ultimi, infatti, consentono di comprare gas al miglior prezzo in tutto il mono. Aspettando, ovviamente, di poter sviluppare più energia prodotta da fonti rinnovabili. Non solo: anche cercare di capire quando si potrà realizzare il nucleare di quarta generazione.
Gas, Pichetto Fratin annuncia: “L’Italia non dipende più da Mosca“

Nel corso dell’intervista si è voluto soffermare anche sul ‘Piano Mattei‘ proposto dal governo Meloni. In merito alla premier ha ricordato che ha saputo ben definire le linee guida e che l’obiettivo principale è quello di far diventare il nostro Paese l’hub energetico di tutto il Mediterraneo. Non solo: anche quello di poter sviluppare nuovi progetti di crescita per i Paesi africani. Gli aiuti a famiglie ed imprese sono stati prorogati solamente fino al mese di giugno.
In merito a questo ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni a riguardo: “Sappiamo bene che l’andamento dei prezzi è legato anche alle stagionalità e quindi è possibile immaginare un aumento del prezzo del gas nei prossimi mesi dovuto alla corsa di tutti i Paesi a ricostituire i propri stoccaggi per il prossimo inverno”. Sullo stoccaggio in Italia ha garantito che ci troviamo ad un livello importante e che ci deve lasciare abbastanza tranquilli per tutto il 2024. Anche se, ha concluso, ricorda che l’energia elettrica viene prodotta ancora col gas: segno del fatto che siamo ancora condizionati dal prezzo.