Il ministro della Difesa Crosetto alla Stampa: “Il Mes non lo useremo, permetterebbe alla Troika di commissariarci”
«Il sistema Italia non è in grado di mettere a terra tutti i progetti del Pnrr, bisogna prendere solo le risorse che siamo in grado di spendere». Davanti ai più importanti imprenditori cuneesi e anche durante la presentazione dei Top 500, a cura di Pwc e del quotidiano La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto, parla di problemi economici e finanziari e affronta anche la questione del Recovery e del Mes. CRosetto chiede all’Europa di fare di più rispetto a quello che fa, soprattutto sull’Ucraina.
Il timore è che l’Italia rischia perdere i fondi del Pnrr. «L’Italia può fare tutto tranne che perdere i soldi. Faccio un esempio: prendiamo 100 milioni di euro per un’opera, entro la scadenza ne spendiamo solo 98. Significa che dobbiamo restituirne 98 milioni e ci teniamo l’opera non finita che dovremo pagare con il nostro bilancio. Il problema non è solo burocratico, di progettazione. La vera domanda è l’Italia ha la possibilità di scaricare a terra 200 miliardi in tre anni».
“Gli stadi? Non so se rifare uno stadio sia proprio un investimento come una strada, un ponte o il 5G”
Una montagna di soldi che il nostro paese rischia davvero di non riuscire a spendere tutti per poter rifare ogni tipo di cosa, ma Crosetto non appare molto ottimista sulla possibilità di poter realizzare tutte queste cose. «La risposta va cercata nel Paese. Se io progetto di fare, ad esempio, 100 chilometri di gallerie e non ho le talpe per scavare, è inutile che faccio l’appalto. Perché le aziende che producono le talpe che scavano le gallerie sono 3 al mondo. Una è tedesca e due sono cinesi, e hanno prenotazioni per i prossimi 5 o 6 anni. Quando il Pnrr sarà già terminato. La discussione in Europa è su questa tagliola. La risposta del governo deve essere pragmatica, reale, valutata nei tempi».
La domanda che in tanti si pongono è se l’Italia forse abbia chiesto più soldi di quelli di cui necessitava realmente, tanto che i finanziamenti che stanno arrivando dal Pnrr rischiano di non essere spesi tutti e ancora si cerca qualcosa per dislocarli, anche perché Crosetto la pensa in questo modo e solleva un dubbio che mette un po’ di timore: «Consiglierei di prendere solo i fondi che si è sicuri di spendere», tanto che sugli stadi osserva: «Un investimento deve produrre qualcosa. Non so se rifare uno stadio sia proprio un investimento come una strada, un ponte o il 5G».