Termovalorizzatore, dove finivano i rifiuti di Roma quando c’era la Raggi?

Vicenda termovalorizzatore, dove andavano a finire i rifiuti di Roma quando Virginia Raggi era il primo cittadino della Capitale? 

Dove finivano i rifiuti della Capitale?
Virginia Raggi (Ansa Foto) Notizie.com

Un curioso aneddoto che, a quanto pare, nessuno conosceva. Soprattutto quando, nella Capitale, il ruolo di primo cittadino era ricoperto dalla donna inquadrata in foto. Ovvero Virginia Raggi. Un personaggio che, con il passare degli anni, ha subito tantissime di critiche. Soprattutto da parte di chi l’ha votata e, con il passare del tempo, è rimasta delusa dalla sua gestione. Per quanto riguarda Roma, uno dei temi affrontati nell’ultimo periodo, è quello che riguarda il termovalorizzatore. Lo stesso che sta scatenando non poche polemiche. Basti chiedere al leader del ‘Movimento 5 Stelle’, Giuseppe Conte che ha fin troppo chiarito la sua posizione a riguardo.

Come riportato in precedenza, però, spunta fuori un retroscena su dove venivano spediti i rifiuti della Capitale. Gli stessi che, a quanto pare, lasciavano addirittura il nostro Paese per andare in un altro. Il Comune di Roma, dove l’ex grillina era a capo, avrebbe spedito la “monnezza” nell’Oceano Atlantico. Precisamente nel termovalorizzatore di Terceira, isola dell’arcipelago delle Azzorre in Portogallo. Ovvero proprio nell’impianto che viene continuamente criticato da parte dei grillini che non ne vogliono assolutamente sapere. Nemmeno a dirlo che i costi sono a dir poco triplicati. Soprattutto nel caso in cui questo venisse costruito nella Capitale.

Roma, i rifiuti venivano spediti dalla Raggi alle Azzorre

Dove finivano i rifiuti della Capitale?
Virginia Raggi (Ansa Foto) Notizie.com

L’attuale sindaco Roberto Gualtieri, invece, è fermamente convinto del suo pensiero e non ha alcuna intenzione di cambiarlo. Da quasi 600mila tonnellate l’anno. Una decisione che ha aperto ad un’altra spaccatura, quella che vede come protagoniste non solo il Movimento 5 Stelle ma anche il Partito Democratico. Proprio al fianco di ‘Legambiente‘ era tornata a farsi viva proprio la Raggi che si trovava accanto all’ex presidente del Consiglio. Per ribadire il proprio “no” in merito a questa idea del termovalorizzatore. Tanto è vero che ha utilizzato anche parole dure che non sono affatto passate inosservate.

Tanto da ribadire di essere assolutamente contraria all’inceneritore. Rifiuti che, però, quando era a capo di Roma li spediva in un altro Paese. A quanto pare è sempre stata d’accordo nel bruciarli, ma non a casa sua. “Monnezza” che, appunto, finiva nell’inceneritore di Terceria. Tra l’altro un impianto costruito da una società italiana, la Termomeccanica Ecologia di La Spezia. Tanto è vero che la stessa era in grado di bruciare 40mila tonnellate di rifiuti l’anno. Non più ora visto che Gualtieri ha revocato la decisione della Raggi.

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