25 Aprile, Violante respinge critiche su Meloni: “Estranea al fascismo”

Alla vigilia del 25 aprile è intervenuto l’ex presidente della Camera, Luciano Violante. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove si è soffermato su vari argomenti 

Intervista al 'Corriere della Sera'
L’ex presidente della Camera, Luciano Violante (Ansa Foto) Notizie.com

Luciano Violante svela il proprio pensiero in merito alla festa della Liberazione di domani, martedì 25 aprile. Nel corso di una intervista al ‘Corriere della Sera‘ ha ricordato che tutti i Paesi hanno una data importante da ricordare. Come gli Stati Uniti D’America (4 luglio), la Francia (14 luglio) e Germania (3 ottobre). Violante ha ricordato che nel nostro Paese, prima, c’era il fascismo. Successivamente la libertà. Una data che gli italiani la ricordano con molto orgoglio. Una vicenda che viene ricordata con “rispetto”, nonostante pochi estremisti falsificatori.

Per l’ex presidente della Camera, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, alcuni esponenti politici fecero passi importati per costruire un nuovo rapporto tra lo Stato e le masse popolari. Le stesse che non avevano mai conosciuto la democrazia. Facendo anche alcuni nomi come Giorgio Almirante. Successivamente Violante ha voluto fare una precisazione. A dire il vero una respinta alle critiche di quest’ultimo periodo in cui il nome di Giorgia Meloni era stato associato al fascismo. Non sono mancate assolutamente le polemiche in merito a questo. L’ex politico, però, ha precisato: “La premier è completamente estranea al fascismo“.

25 aprile e non solo, Violante sulla Meloni: “Spero ci riesca…”

Intervista al 'Corriere della Sera'
L’ex presidente della Camera, Luciano Violante (Ansa Foto) Notizie.com

Sempre sulla Meloni ha spiegato che sta lavorando per costruire un partito conservatore italiano. Difficilmente sarà come quello che è stato il suo partito, ma spera che la premier possa riuscirci. Sulle parole di Ignazio La Russa, che hanno scatenato un vero e proprio putiferio nel mondo della politica, fa sapere: “La Costituzione punisce la ricostituzione del disciolto partito fascista. Riconosce e tutela tutte quelle libertà che furono soppresse dal fascismo“. Sottolinea che sono rimasti in pochi a difendere l’idea del fascismo. Su questi ultimi li ha definiti “patetici nostalgici”.

Per Violante non ci sono dubbi: l’obiettivo è riuscire a combattere questi sentimenti di razzismo, antisemitismo, di violenza sui più deboli. Chiamandoli semplicemente con il proprio nome. “Parlare di fascismo non è sbagliato, ma alimenta un conflitto puramente ideologico che ci allontana dai fatti“. In conclusione fa chiarezza su come dovrebbe comportarsi la destra per poter uscire da queste ambiguità: “Destra e sinistra non sono più le grandi categorie novecentesche. Sono arcipelaghi. Esistono più destre e più sinistre. Alla Meloni il compito di tenere unito il proprio elettorato“.

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