Il Ministro Raffaele Fitto nell’informativa al Senato sullo stato di attuazione del Pnrr. “ Lavoriamo su aspetti collegati al raggiungimento degli obiettivi”
“L’obiettivo del Governo è di dare al Paese un’ attuazione piena del Pnrr”. Con queste parole il ministro degli Affari Regionali, del Sud e del Pnrr Raffaele Fitto, ha concluso la sua informativa al Senato sul Pnrr. “Il lavoro che stiamo mettendo in campo è attento e certosino con l’obiettivo di far emergere le criticità e risolverle nei tempi previsti dai regolamenti europei”. “Il Governo fa suo il richiamo di Mattarella”, ha continuato Fitto. Per raggiungere l’obiettivo della “spesa dell’intero programma“, ha detto il ministro, “è fondamentale il confronto con la Commissione e con le autonomie locali e soggetti attuatori trovare ora le criticità”.
Sono 27 gli obiettivi da realizzare entro il 30 giugno 2023. E tra questi, secondo Fitto “ce ne sono alcuni da rimodulare”. Il ministro ha sottolineato che “l’interlocuzione con la Ue è per mantenere gli obiettivi” e i finanziamenti “garantendo la loro realizzazione entro il 2026”. Fitto ha citato fra gli obiettivi da rimodulare: “La realizzazione degli asili nido e scuole dell’infanzia, la sperimentazione dell’idrogeno nei mezzi di trasporto pubblico e il progetto Cinecittà”.
Sui ritardi e le critiche, Fitto ha così risposto: “Sono emerse in più circostanze critiche sul fatto che il governo, avendo messo mano alla governance, si è assunto la responsabilità di un’azione dilatoria che ha portato a ritardi. Il governo è stato molto attento a che ciò accadesse. Questa mattina è stato completato l’iter, dopo la pubblicazione, è stato firmato alla presidenza del Consiglio il Dpcm” che dà attuazione al decreto, ha spiegato Fitto: “Non c’è e non ci può essere una criticità, perché la fase di attuazione non c’è ancora stata”.
Ritardi e criticità
Rimanendo in tema di ritardi e criticità, Fitto ha ribadito che “emergono in modo molto chiaro alcune criticità relative al ritardo della fase di avvio degli interventi, ai tempi di presentazione e attuazione dei progetti, alla parcellizzazione degli interventi rispetto agli obiettivi e alla capacità amministrativa dei soggetti attuatori” e “l’aumento del costo delle materie prime che, come evidente, incide non poco”. “L’aumento del costo delle materie prime, è certamente uno dei temi che vanno affrontati con la massima attenzione”.
Il ministro ha poi dato appuntamento a maggio per “presentare una relazione complessiva sul Pnrr, con aspetti specifici, che sarà una fotografia dettagliata sui singoli obiettivi, per costruire una dinamica di confronto. Il lavoro che stiamo facendo è attento e certosino, non per aprire un dibattito sui problemi ma per immaginare soluzioni”