Succede di tutto all’interno e fuori dallo stadio in due diverse partite. A farne le spese una tifosa, deceduta durante i tentativi di ingresso nell’impianto. Scene di violenza inaudita che sono sfociate in una tragedia
Una donna marocchina ha perso la vita sabato 29 aprile nei pressi del complesso sportivo Mohammed-V di Casablanca, prima di una partita di Champions League della Confederation of African Football (CAF). La giovane ha sofferto per un malessere durante un movimento da parte della folla, mentre molti tifosi cercavano di entrare nello stadio. “Questa tifosa del Raja Casablanca, di 29 anni, è morta mentre si trovava nel complesso sportivo Mohammed-V“, ha annunciato la prefettura di Casablanca.
Le autorità hanno aperto immediatamente un’inchiesta, sotto la supervisione della procura locale. Il Raja Casablanca ha incontrato la squadra egiziana dell’Al-Ahly, nella gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Diversi gruppi di tifosi del Raja in eccesso non hanno potuto accedere allo stadio “pur avendo i biglietti“, ha riferito il sito specializzato Elbotola.com, che ha denunciato una “organizzazione scandalosa“. “Molti di quelli sugli spalti non avevano i biglietti per la partita, mentre ai tifosi con i biglietti è stato impedito di entrare con il pretesto che lo stadio era pieno“, ha scritto il sito. Un altro quotidiano sportivo, Al Mountakhab, ha parlato di “scontri tra tifosi e polizia all’apertura dei cancelli dello stadio“.
Partita di calcio finisce in tragedia
Secondo un fotografo dell’Agence France-Presse (AFP), una rissa generale, segnata in particolare da lanci di bottiglie, è scoppiata in una tribuna al termine dell’incontro tra ultras rivali del Raja, eliminato dalla competizione a seguito del pareggio della propria squadra. La polizia è dovuta intervenire sugli spalti per porre fine agli scontri, che poi si sono trasferiti nelle strade circostanti. La violenza è ricorrente tra gruppi di tifosi marocchini. La Direzione Generale della Sicurezza Nazionale ha più volte denunciato arresti negli ultimi mesi per scontri negli stadi in Marocco. La Federcalcio del Paese ha anche affermato di aver sanzionato diversi club per via di questi incidenti, con punizioni che vanno da semplici multe a partite senza pubblico.
A Tunisi, un’altra gara valida per il ritorno dei quarti di finale della Champions League africana tra Espérance de Tunis e Jeunesse Sportive de Kabylie (JSK, Algeria) è stata interrotta per più di trenta minuti. Secondo radio Mosaïque e altre testimonianze, i tifosi dell’Espérance hanno tentato di entrare in campo dopo il primo tempo, ma è intervenuta la polizia e sono scoppiati gli scontri. I tifosi hanno ribaltato i bidoni della spazzatura ai lati dello stadio olimpico di Radès e provocato un incendio in un corridoio di accesso, affrontando la polizia in tenuta antisommossa.
Le riprese dei media in diretta hanno mostrato un’autopompa antincendio in azione per spegnere l’incendio, per il quale ovviamente è stata interrotta la partita. Poco dopo le 21:45, la gara ha potuto riprendere davanti a tribune praticamente vuote dalla parte dell’Espérance. Il club ha segnato quasi immediatamente un primo gol prima che il JSK pareggiasse, ma non è riuscito a qualificarsi dopo aver perso l’andata ad Algeri. Secondo i primi report, ci sarebbero almeno venti poliziotti feriti, oltre a diversi sostenitori.