Dl Lavoro, Senaldi: “E’ un passo nella direzione della modernità”

Il condirettore di ‘Libero’ Pietro Senaldi in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Le critiche della sinistra sul video? Il premier ha accettato la richiesta dei sindacati”.

Il dl Lavoro continua a far discutere in politica. Ormai da giorni le opposizioni sono molto critiche con questo decreto mentre dalla maggioranza si continua a difendere le scelte fatte ribadendo che l’obiettivo è quello di trasformare queste misure temporanee in norme durature.

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Pietro Senaldi in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

La nostra redazione ha contattato Pietro Senaldi, condirettore di Libero, per commentare insieme a lui le decisioni del governo ed anche le polemiche sulla scelta del premier Meloni di fare un video per spiegare meglio il decreto.

Direttore Senaldi, cosa pensa del decreto sul lavoro?

Secondo me è una norma che va avanti nel discorso che vuole fare il governo. L’obiettivo è quello di liberare il più possibile gli italiani e le imprese dalle regole che lo appesantiscono. Il mondo del lavoro vuole soldi. I giovani lasciano il nostro Paese e vanno all’estero perché lì c’è una retribuzione maggiore. Quindi possiamo dire che il decreto è un passo nella direzione della modernità“.

Senaldi: “Non capisco le critiche della sinistra sul video del premier per spiegare il decreto”

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Senaldi sulle critiche della sinistra – Notizie.com – © Ansa

La sinistra non ha solo criticato il decreto, ma anche il video deciso dal premier per comunicare il decreto.

Ha fatto semplicemente un video. Se faceva la conferenza stampa arrivavano comunque critiche perché oscurava i sindacati. Non mi sembra una critica sostanziale. Farà una conferenza stampa nei prossimi giorni“.

Possiamo parlare di una nuova svolta comunicativa?

E’ senz’altro un modo nuovo di comunicare. Poi naturalmente quando si va un decreto bisogna anche promuoverlo minimamente. Le critiche sulla forma utilizzata per spiegare il provvedimento non le capisco“.

Dopo le tensioni registrate nelle scorse settimane, ora il centrodestra sembra muoversi compatto.

Litigare sul taglio delle tasse significa comprarsi i problemi“.

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