Dopo il disastroso pareggio contro il Monza, Mourinho si scaglia contro l’arbitro, l’inadeguatezza della rosa e contro la propria società.
La Roma di José Mourinho esce a testa bassa dall’U-Power Stadium del Monza, che riesce a strappare un pareggio da una prestazione tutto sommato positiva.
Al termine della partita, Mourinho si sfoga ai microfoni di Dazn, con insulti pesanti rivolti all’arbitro Chiffi e provocazioni esplicite alla società giallorossa.
Una rosa inadeguata?
Piove sul bagnato in casa Roma. La formazione di Mourinho incontra un Monza già salvo dalla retrocessione, che pare beneficiare non poco della serenità acquisita a suon di punti. Se è vero che il primo tempo, concluso sull’1 a 1, restituisce l’impressione di una Roma aggressiva e pungente, la seconda frazione di gioco è all’insegna dell’equilibrio, con occasioni da una parte e dall’altra. Il motivo del calo della Roma appare evidente ed è da ricercare unicamente nei numerosi infortuni subiti dai calciatori di Mourinho nelle ultime settimane: l’assenza di Smalling per la difesa, Wijnaldum per il centrocampo e naturalmente Paulo Dybala per la fase offensiva, sottraggono alla Roma le sicurezze acquisite finora, gettando il tecnico portoghese nel panico.
E’ proprio l’infortunio al 67esimo di Stephan El Shaarawy a concludere definitivamente il dominio giallorosso sul Monza. L’espulsione al 94esimo di Celik convince definitivamente Mourinho ad abbandonare prima del tempo il campo di gioco, per evitare di insultare nuovamente l’arbitro, farsi espellere e saltare la sfida contro l’Inter di sabato prossimo.
Mourinho si sfoga
Ecco le parole di un Mourinho a dir poco sconsolato: “Non posso chiedere di più ai ragazzi. Prendiamo un gol su palla inattiva che non dobbiamo prendere, poi abbiamo perso tante occasioni di possibile ripartenza ma questa è la situazione. Gente come Pellegrini, Mancini, Cristante, è gente che, nonostante i limiti, ha fatto uno sforzo straordinario. Una panchina senza nessun tipo di soluzione per noi, non possiamo fare di più. Penso che il risultato sia adatto alla partita che ho visto”. Il tecnico portoghese è poi entrato nel merito dell’evidente stanchezza accumulata dalla rosa: “Noi siamo una squadra che non ha la rosa per stare dove siamo. Siamo in semifinale di Europa League, abbiamo un’eliminatoria in più, siamo in campionato a lottare per i posti alti. Siamo una squadra che lotta senza avere il potenziale per farlo. Quante partite ad esempio ha giocato El Shaarawy gli anni scorsi? E Smalling, quante ne ha giocate al Manchester United? Quante partite ne ha giocate quest’anno? E’ accumulazione, è stanchezza ai limiti. Per questo motivo io sono con loro fino all’ultimo minuto di questa stagione, questi ragazzi se lo meritano!”. 
Ecco poi l’attacco frontale a Chiffi: “Giocare con il peggior arbitro che ho mai incontrato in carriera è dura, e ne ho incontrati tanti scarsi. L’arbitro non ha avuto un’influenza sul risultato, ma è dura giocare con lui. Tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, da’ un rosso a un giocatore che scivola perché stanco (Celik). E’ una limitazione anche come società, perché non abbiamo la forza di dire che quest’arbitro non lo vogliamo. Sono uscito prima perché avrei preso il rosso ed è troppo importante stare in campo con i ragazzi sabato contro l’Inter”.
