Mara Morini, professoressa di Politica Comparata all’Università di Genova, in esclusiva ai nostri microfoni: “Le tensioni all’interno del Cremlino sono presenti da tempo”.
Continuano le polemiche tra Russia e Ucraina dopo la presenza dei droni sul Cremlino. La nostra redazione ha contattato la professoressa Mara Morini, docente di Politica Comparata all’Università di Genova, per fare il punto della situazione.
Professoressa Morini, partiamo dai droni sul Cremlino. In questi giorni si sono fatte diverse ipotesi, qual è quella più probabile?
“Direi che abbiamo avuto conferme che non si trattasse di una false flag anche se da parte dell’autorità ucraine non ci sono state delle rivendicazioni. Quindi rimangono due ipotesi: cellule ucraine che erano già nel territorio russo oppure una serie di forze presenti a Mosca e classificati come partigiani russi. La prima sembra essere quella più probabile e quindi un’azione condotta dall’intelligence ucraina“.
Morini: “Prigozhin non ritirerà le truppe”
Questo attacco potrebbe portare la Russia ad aumentare gli sforzi in Ucraina?
“Li deve aumentare a prescindere perché la controffensiva ucraina è sempre più vicino. Quindi l’obiettivo di Mosca è quello di cercare di resistere“.
Nei giorni scorsi Prigozhin ha annunciato che il 10 maggio potrebbe ritirare le truppe. Ipotesi plausibile?
“Pare che il tutto sia rientrato perché gli sono state promesse delle munizioni“.
Nonostante questo, possiamo parlare di tensioni all’interno del Cremlino?
“Assolutamente sì e i motivi sono due: le elezioni alle porte e il prolungamento del conflitto. Ancora una volta Mosca arriva al 9 maggio senza un segnale di vittoria concreta e questo mette in difficoltà l’impianto dell’operazione stessa. Putin, comunque, non ha nessuna intenzione di fermarsi. Inoltre, le tensioni tra i mercenari di Wagner e il ministero della Difesa russo a lungo andare potrebbero creare una nuova fase di instabilità. E solo in quel momento capiremo se Putin riuscirà a risolvere il problema come fatto in questi 23 anni oppure ci sarà uno sfaldamento“.