“Ci saremmo aspettati un tavolo sui temi che preoccupano gli italiani, i cittadini mi chiedono come pagare il mutuo!”. E’ duro nel suo giudizio il senatore del M5S Ettore Licheri, all’indomani delle riunioni alla Camera sul dossier riforme istituzionali, che ha visto di fronte maggioranza e opposizioni. Le sue parole in esclusiva a Notizie.com
Il presidente Meloni le ha definite opposizioni variegate. Avrebbe forse preferito che nella maratona di incontri andata in scena alla Camera per ben 10 ore consecutive, le minoranze si fossero mostrate più coese. E invece ogni gruppo ha manifestato prima, durante e dopo le riunioni, una propria posizione.
Era atteso il muro della delegazione del M5S guidata dal suo leader Giuseppe Conte, che ieri alla e12.30 ha aperto la serie di faccia a faccia. A 24 ore dalla fine di quell’incontro abbiamo sentito in esclusiva per Notizie.com il senatore pentastellato Ettore Licheri.
Riforme, Licheri (M5S) a Notizie.com: “Dissociazione del governo da problemi che attanagliano i cittadini”
Senatore Licheri, era risaputa la vostra posizione. Ma le chiedo comunque di trasferirmi la sua, la vostra posizione e opinione sul tavolo che il presidente Meloni ha aperto ieri sul dossier riforme istituzionali.
“A dire la verità ci saremmo aspettati un tavolo sui temi che preoccupano gli italiani! Vede io sono in giro per gli ultimi giorni di campagna elettorale per le amministrative e i cittadini mi chiedono: come paghiamo il mutuo? Come arriviamo alla fine del mese? Lavoro, occupazione giovanile queste sono le vere priorità del nostro Paese, tornare a dire di voler modificare la costituzione ci sembra qualcosa di assolutamente slegato dal sentiment nazionale…”
Ma c’è un principio sul quale concordate?
“Siamo d’accordo con l’esigenza di stabilizzare l’esecutivo. Ricordiamo che il governo Conte 2 è stato buttato giù in piena campagna vaccinale. Abbiamo presentato 11 proposte sul tema riforme, ma non tocchiamo il presidente della Repubblica e l’elezione diretta del premier rischia di depotenziarne ruolo e figura. Sottolineo proprio come il presidente Mattarella ricordò quale fosse il vero architrave istituzionale italiano, ma mi faccia dire inoltre, che qui si va incontro ad un corto circuito”.
Ci spieghi meglio senatore…
“Un corto circuito politico tra chi vuole accentrare il potere democratico e quella frangia del governo che spinge verso l’autonomia differenziata. Il risultato è quello di avere un’Italia ancora più confusa che viaggia a due velocità, insomma assistiamo ad una totale dissociazione del governo rispetto ai problemi che attanagliano i cittadini, e tornando a ieri il premierato svuoterebbe i poteri del presidente della Repubblica. E comunque intanto si mettano d’accordo dentro la maggioranza!”
Si riferisce alle parole del capogruppo della Lega Molinari, arrivate prima ancora che le riunioni co le opposizioni avessero inizio?
“Sì e mi pare che anche questa mattina l’onorevole Molinari abbia parlato e mostrato discordanza sul tema, soprattutto con una parte della sua stessa maggioranza di governo”.
Il M5S invece mi pare abbia aperto ad una bicamerale, è così?
“Di una nuova bicamerale non se ne è parlato. Chiunque chi sta al governo agisce secondo una scala di priorità, ma ribadisco, la riforma istituzionale è priorità di un esecutivo che non è sano di testa…Se vogliono andare avanti in maggioranza devono occuparsi del caro affitti, del cario vita, di natalità e precarietà”.
Riforme, Licheri a Notizie.com: “Col Pd abbiamo posizioni di perfetta sintonia sul tema istituzioni del nostro Paese”
Col Pd avete alzate lo stesso muro su questo dossier…
“Col Pd abbiamo posizioni di perfetta sintonia sul tema istituzioni del nostro Paese, mentre registriamo l’ennesima polemica tra Azione e Italia VIva. Calenda vuole il confronto tra opposizioni e Renzi no”.
Ultima domanda senatore, quindi la vostra posizione è di totale chiusura al confronto con la maggioranza dopo il tavolo di ieri?
“Ma noi abbiamo teso una mano al governo. Se ci sono dei problemi e le cito il caso del Pnrr…Ecco Conte ha detto: sediamoci! Il Pnrr è il cuore della rinascita del nostro Paese, il nostro leader ha lanciato l’appello a restare uniti. Ancora oggi invece non sappiamo quali siano le difficoltà della messa a terra e perchè nel governo esistano divisioni su come spenderli e se spenderli tutti. Comunque aspettiamo ancora la risposta all’appello di Giuseppe Conte.