L’attore pugliese, grande tifoso giallorosso, ha commentato in esclusiva a Notizie.com la conquista della finale di Europa League
Seconda finale Uefa consecutiva conquistata per la Roma di Mourinho. Dopo la vittoria in Conference League dell’anno scorso, i giallorossi adesso avranno l’opportunità di concedere il bis in Europa League nella finale di Budapest contro il Siviglia. Un momento di grande euforia per tutti i tifosi romanisti, compreso Lino Banfi, che non ha mai nascosto la sua passione per il club capitolino.
In esclusiva a Notizie.com, l’attore pugliese ha raccontato le sue emozioni: “Ho goduto molto, ma ho avuto l’ansia per tutta la partita. Fortunatamente non è il mio caso, ma per la gente più fragile, che ha male al cuore, quando ci sono partite così è terribile. Ma alla fine è andata bene, Mourinho quello che voleva ha ottenuto. Lui negli spogliatoi avrà detto ‘pensiamo a fare 0-0, poi vediamo come va’. Così ha fatto e i giocatori l’hanno seguito alla lettera. Si merita la vittoria. Certo, ora c’è il Siviglia. E all’allenatore portoghese direi così, usando anche il dialetto pugliese: ‘Mou c’ ma fe?’. Ossia, ora che facciamo?“.
Banfi in esclusiva a Notizie.com
Un’idea su come affrontare il Siviglia Lino Banfi già ce l’ha: “Noi siamo bravi più di loro a ballare il flamenco. Quindi si fa un bel flamenco di bizona con il 5-5-5, cinque passi a destra e cinque a sinistra, e vediamo come va“. A parlare adesso è chiaramente Oronzo Canà, che fa un appello a Mourinho: “Non lo conosco personalmente, ma qualcuno me lo presenterà un giorno. Gli voglio fare un lungo discorso. Gli voglio dire che è l’unico fortunato in Italia che sta facendo la mia carriera. Quindi, visto che Oronzo Canà è diventato vecchio, gli dirò: ‘Tu sei giovane, sei un bel reghezzo, piaci alle donne, agli uomini, ai vecchi e ai bambini. Piaci a tre generazioni, porta la Roma più in alto e faccio sognare ancora‘”.
Banfi/Canà prosegue il suo ragionamento sull’allenatore della Roma: “Sono ai tempi supplementari, il primo lo finisco a luglio quando compirò 87 anni, poi avrò ancora il secondo tempo supplementare e i rigori. Se lui mi fa sognare con la Roma c’è ancora qualche speranza. E poi se vuole possiamo dirigere qualche squadra insieme. Vinciamo questa coppa così automaticamente passiamo in Champions League. Tutte le volte gli ricorderò che Mou, Mo, vuol dire adesso. Quindi vinciamo Mou, vinciamo adesso“.
