Messina Denaro, incontro con le sorelle e la figlia: “Non mi pento”

Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica” pare che il boss Matteo Messina Denaro, nelle ultime settimane, abbia ricevuto la visita in carcere da parte delle sorelle e della figlia

Le parole del boss alle sorelle
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

A lanciare la clamorosa indiscrezione ci ha pensato direttamente il quotidiano “La Repubblica“. A quanto pare, nelle ultime settimane, l’ex latitante Matteo Messina Denaro avrebbe ricevuto delle importanti visite nel carcere ‘41 bis‘ de l’Aquila. Si tratta delle sorelle e della figlia. Una di loro, Rosalia, nel frattempo è finita in carcere. Dai colloqui è venuto fuori che il nativo di Castelvetrano è apparso come un uomo freddo e cinico. Nel corso del colloquio con le tre sorelle il boss non ha indietreggiato di un solo centimetro del suo pensiero: ovvero quello di non collaborare con la magistratura.

A fargli visita Rosalia, Bice e Giovanna. Il boss, a quanto pare, avrebbe parlato sottovoce per non farsi ascoltare. Tanto da ripetere che non si pente affatto di quello che ha commesso. La sua decisione di non parlare con i pm, quindi, va avanti. Fino ad ora ha sempre respinto qualsiasi tipo di accusa che gli è stata rivolta contro. Anche per le stragi di cui è accusato. Nel frattempo le sue condizioni di salute non sono affatto delle migliori. Secondo il quotidiano il boss, prima di andarsene, non ha alcuna intenzione di tradire chi lo ha favorito.

Messina Denaro, colloquio con la figlia in carcere: “Mai un grazie per i regali”

Le parole del boss alle sorelle
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Anche se dal carcere non vola una parola da parte sua, gli inquirenti sono sempre al lavoro e continuano le loro indagini. Tanto è vero che sarebbero sulle tracce di alcune persone che lo avrebbero aiutato in questo periodo. Ovvero coloro che lo hanno aiutato ad arricchirsi ed a nascondere il suo importante bottino. Come riportato in precedenza, però, c’è da segnalare anche il suo primo incontro con la figlia Lorenza. La donna, oggi 26enne, fino ad ora non aveva mai voluto incontrare il padre.

Proprio dai pizzini  si leggeva che “U Siccu era fonte di forte risentimento. La figlia veniva definita “degenerata nell’infimo” dal boss, che la chiamava con disprezzo anche “sciacqualattuga“. Quando era stato arrestato lo scorso 15 gennaio la figlia, da quel momento, aveva lasciato intendere di essere disposta ad incontrare il genitore. Un incontro che è stato effettuato con estrema freddezza dalle due parti. Anzi, il padre l’ha rimproverata neanche per averlo ringraziato dei regali fatti. Nel colloquio ha fatto sapere che se la figlia dovesse accettare di avere il suo cognome all’anagrafe non si rifiuterà.

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