Roccella, altra stoccata al Pd: “Basta con questo amichettismo, che noia…”

Non si è fatta attendere l’ennesima stoccata da parte di Eugenia Maria Roccella nei confronti del Pd. Al quotidiano “Libero” ha ribadito il suo pensiero 

Intervista al quotidiano "Libero"
La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella (Ansa Foto) Notizie.com

La Roccella, dopo gli attacchi subiti durante la sua apparizione al ‘Salone del Libro‘ a Torino è inevitabilmente rimasta molto male. Non tanto per quello che si è verificato quella stessa giornata, ma per le reazioni che ci sono state il giorno dopo ed a lungo andare. In particolar modo nei confronti dei politici che non l’hanno risparmiata. Soprattutto da parte dell’opposizione e della sinistra che non gliele hanno mandate a dire. La prima nella lista è la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. “Quando è iniziata la contestazione ero calma. A differenza di quello che dice la Schlein il dissenso non mi turba. Giusto rivendicare , mai giusto negarlo ad altri. Impedire a qualcun altro di parlare è violenza“.

Un discorso che è continuato con queste dichiarazioni: “Non immaginavo che avremmo assistito a una gara di arrampicate sugli specchi. Fortuna che ci sono state eccezioni come Matteo Renzi, Luciano Violante e Paola Concia“. Senza dimenticare anche il discorso da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha “bacchettato” la sinistra dopo quello che è accaduto: “Lo ringrazio, sperando che quei ragazzi ascoltino la sua lezione. La verità è che non volevano libertà di parola per sé, volevano sequestrare la mia“. Non solo la Schlein, ma ne ha anche per lo scrittore Roberto Saviano: “Scrittori e intellettuali sono stati un’altra delusione. Saviano ha detto che la mia semplice presenza al Salone era provocatoria…“.

Roccella respinge le critiche: “Basta con questo amichettismo”

Intervista al quotidiano "Libero"
La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella (Ansa Foto) Notizie.com

Poi si lascia andare in un altro sfogo: “Bisogna liberarsi dall’“amichettismo” di Pd e compagni. Gli intellettuali di oggi sono i più omologati al mainstream. Oggi nessuno scrive più una critica negativa, per i film o i romanzi italiani ci sono solo elogi. Sembra di stare sempre nel salottino di Zoro. Un ambiente sempre più asfittico… una noia“.

In conclusione il ministro ribadisce: “Si tratta di una patologia da cui oggi bisogna liberarsi”. Il riferimento è più che chiaro e riguarda l’amichettismo da parte della sinistra. Una parole che è stata pronunciata anche da Fulvio Abbate: “Un sostituto minore delle enclave di potere culturale di un tempo“.

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