Il tennista serbo ha preso il pennarello e lasciato una scritta politica sulla telecamera: “Fermate le violenze”. Amélie Oudéa-Castéra, Ministro dello Sport francese, è intervenuta criticandolo: “Inappropriato e militante”
Grosse polemiche al Roland Garros. Anche le tipiche scritte sulla telecamera a fine partita possono far divampare il fuoco di un nuovo caso mediatico. Politica e guerra dovrebbero stare lontane dal mondo dello sport, spesso però diventa impossibile evitare che i due aspetti si mischino.
Al centro dei riflettori, e non per i suoi risultati, è finito proprio Novak Djokovic, negli ultimi anni già nel “mirino” per quanto successo a causa della sua posizione anti-vax. Nel 2022 gli aveva anche precluso la possibilità di partecipare agli Australian Open. Ora, al Roland Garros, il tennista si è reso “protagonista” sulla terra rossa parigina per la scritta lasciata a fine partita sulla telecamera, in quella che è diventata una vera e propria abitudine per chi vince le partite. Ma il contenuto ha costretto all’intervento addirittura Amélie Oudéa-Castéra, Ministro dello Sport francese, nonchè ex direttrice della Federazione francese di tennis.
Il Ministro dello Sport francese Oudéa-Castéra: “Messaggio non appropriato e militante”
“Il Kosovo il cuore della Serbia. Fermate le violenze”, ha scritto Nole. Un fine nobile, in teoria, con tanto di richiesta di fermare gli scontri in Kosovo, appunto. L’aver sottolineato che il piccolo stato indipendente, seppur da molti non riconosciuto, sia “parte della Serbia” ha però scatenato forti reazioni polemiche. Oudéa-Castéra in prima persona è intervenuta condannando le parole del tennista di Belgrado specificando come il messaggio sia stato “non appropriato, militante e molto politico“. Una presa di posizione dura nei confronti di Djokovic. Di certo non è il primo momento di tensione al Roland Garros. Sempre a proposito di guerra e politica, l’ucraina Marta Kostyuk si era rifiutata di stringere la mano alla bielorussa Aryna Sabalenka al termine del loro match. Il pubblico del Philippe Chatrier non ha apprezzato e anzi ha sottolineato il brutto gesto con rumorosi fischi.