Europa League, la Roma si arrende in finale ai calci di rigore contro il Siviglia: delusione dei tifosi giallorossi allo stadio ‘Olimpico’ dove sono stati installati dei maxischermi
C’è amarezza, tanta amarezza. D’altronde non potrebbe essere altrimenti: una finale non può mai essere considerata una partita come tutte le altre. La Roma, per il secondo anno consecutivo, ci era riuscita. Lo scorso anno in Conference era andata bene, in Europa League è stata ad un passo. Il Siviglia (alla sua settima vittoria) non ha fallito ai tiri di rigore ed ha conquistato l’ambita coppa. Amaro in bocca per i 20mila sostenitori partiti dalla Capitale per andare a Budapest e dare il loro sostegno alla squadra. Purtroppo tutto questo non è bastato. C’è tanto da recriminare, quello sì: decisioni arbitrali discutibili, sostituzioni che hanno poco convinto, minuti di recupero infiniti (tanto è vero che con 146 minuti disputati è stata dichiarata la partita di calcio più lunga di sempre) hanno decisamente influito.
Delusione immensa soprattutto per coloro che hanno provato a tentare di acquistare il biglietto, ma che alla fine si sono dovuti “accontentare” di assistere la partita all’Olimpico. Nello stadio della Capitale sono stati installati molti maxischermi e poi sperare in una grande festa al fischio finale. Ed invece, a regnare, c’è solamente l’amarezza e tante lacrime. Soprattutto di donne e bambini che ci avevano creduto. Moltissime le critiche nei confronti del direttore di gara dell’incontro, l’inglese Anthony Taylor apparso molte volte in confusione. Niente festa allo stadio, i tifosi tornano a casa con il capo chinato, ma sempre con la sciarpa attorno al collo.
Roma, festa rovinata all’Olimpico: delusione dei tifosi giallorossi
Presenti in 54mila. L’Olimpico che è impazzito di gioia quando un’altra ‘Joya‘ aveva timbrato il cartellino nel corso del primo tempo. L’argentino che non avrebbe dovuto giocare dall’inizio, ma che si è rivelato decisivo. Ha dato tutto quello che aveva, fino a quando non ha chiesto il cambio visto che non ne aveva davvero più. Poi l’autorete di Mancini che gela i sostenitori giallorossi. Poi i supplementari che sembrano infiniti. Oramai tutti aspettano i tiri di rigore, mai però avrebbero pensato che andasse a finire in questo modo. D’altronde si sa: i rigori sono una lotteria.
Letteralmente inguardabili quelli di Mancini ed Ibanez. Poi quello finale segnato dagli andalusi che ha spezzato l’ennesimo sogno dei giallorossi. C’è chi piange, chi protesta per il risultato considerato ingiusto. Non sono mancati i cori contro la Uefa e soprattutto contro Taylor per via di un rigore che non è stato fischiato nel secondo tempo. C’è delusione, eppure tanta. C’è chi ammette che è difficile riprendersi da una sconfitta del genere e spera in una prossima stagione molto più soddisfacente a livello di risultati. Con Mourinho o senza?