Russia, sale sempre di più la tensione che vede come protagonisti il capo della Wagner e Mosca: un duro attacco arriva direttamente da Evgenij Prigozhin
Tensione alle stelle tra il capo del gruppo dei mercenari della Wagner e Mosca. Duro attacco da parte del numero uno Evgenij Prigozhin che ha puntato il dito contro la capitale russa. Soprattutto dopo le ultime informazioni che sono state rilasciate in merito al numero dei soldati ucraini che sono stati ucciso. Tanto è vero che il leader della Wagner ha descritto come “fantasiose” le notizie che arrivano da Mosca sui bilanci delle perdite dei soldati ucraini che sono stati rivendicati dalla capitale. Mosca, inoltre, ha annunciato di aver respinto due importanti offensivi in altrettanti giorni.
Per Prigozhin non ci sono dubbi: “Queste non sono altro che farneticazioni“. Un messaggio che arriva direttamente dal suo canale ufficiale Telegram. Segno del fatto che, tra le due parti, le cose non stanno andando affatto per il verso giusto. Nel frattempo il ministero della Difesa russo, subito dopo, ha annunciato di aver, appunto, respinto due offensive ucraine su larga scala domenica e lunedì nel Donbass meridionale. Non solo, anche di aver ucciso “più di 1.500 soldati ucraini” e distrutto “28 carri armati”. Il governo ucraino, dopo aver rivendicato il guadagno territoriale in alcune città devastate di Bakhmut, ha relativizzato l’entità delle sue “azioni offensive“.
Wagner, Prigozhin alza i toni contro Mosca: tensione alle stelle
Non solo: il governo ucraino ha deciso di non fornire altre valutazioni in merito. In merito all’uccisione dei soldati ucraini, Prigozhin ha annunciato: “Uccidere 1.500 soldati in un giorno è un massacro infernale“. Una vera e propria presa in giro nei confronti del portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.
Nel corso del suo messaggio social Prigozhin ha continuato dicendo: “In realtà, perché non sommare tutti i numeri dati da Konashenkov. Penso che abbiamo già distrutto l’intero pianeta Terra cinque volte“. Non si tratta affatto della prima volta che il numero uno della Wagner rilasci questo tipo di dichiarazioni contro lo Stato maggiore russo. Lo stesso che punta il dito contro il gruppo Wagner per non fornire dati importanti su quello che sta accedendo a Bakhmut.