La Serie A cambia nome all’estero: rivoluzione in corso, ecco come si chiamerà

Il massimo campionato italiano di calcio ha raggiunto un accordo da 10 milioni di euro con il Governo. La novità è stata svelata da Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha rilasciato una lunga intervista ad As, uno dei più importanti quotidiani spagnoli. Ha svelato gli obiettivi dei ricavi da diritti televisivi e anche una novità imminente: “Abbiamo chiuso un accordo da 10 milioni a stagione con il Governo: il nostro campionato fuori dall’Italia si chiamerà ‘Serie A Made in Italy’. È una crescita costante. Con la direzione aziendale di Michele Ciccarese, i nostri profitti aziendali sono passati dai 30 milioni di tre anni fa ai 70 di oggi”.

De Siervo Serie A
De Siervo ha annunciato che la Serie A cambierà nome all’estero (Ansa Foto) – Notizie.com

Ha commentato anche la della formula cambiata per l’assegnazione della nuova Supercoppa Italiana, che si disputerà a gennaio 2024 in Arabia Saudita con quattro squadre protagoniste (Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina): “Abbiamo un accordo importante con l’Arabia Saudita. Durerà quattro stagioni, e con questo format potremo esportare quattro grandi club italiani. I risultati delle competizioni europee di questo corso dimostrano che la Serie A offre ogni anno protagonisti diversi e il vecchio format non rappresentava più la vivacità del calcio”. 

L’ad De Siervo: “I fondi hanno iniziato a negoziare con l’Italia, abbiamo potenziale”

Luigi De Siervo
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha rilasciato una lunga intervista ad As (Ansa Foto) – Notizie.com

De Siervo s’è detto orgoglioso per il percorso delle squadre italiane in Europa, tre finali su tre con un nostro club a giocarsi il trofeo: “Non è per caso. Costruire un prodotto così buono porta nuovi investitori. I fondi hanno iniziato a negoziare con l’Italia perché siamo il campionato con più potenziale, visto che per decenni siamo stati i migliori. Dobbiamo migliorare negli stadi, ma la bellezza delle nostre città e la storia che portano è unica. Non è solo un campionato, è un Paese. L’Italia è un sogno per molte persone, al di là del calcio”. 

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