L’Infiorata di Pisoniano, tradizione e magia che si rinnovano ogni anno

Ogni anno, per onorare il Corpus Domini, Pisoniano un piccolissimo comune alle porte di Roma, torna a sbocciare. La magia della notte e l’incanto del giorno scoprono l’infiorata. Un tappeto di colori e petali che ricopre il centro storico del paese

E’ di notte che si prepara la magia. E’ di giorno che la meraviglia esplode e si rinnova di anno in anno.

L'Infiorata di Pisoniano, tradizione che si rinnova ogni anno
L’Infiorata di Pisoniano, tradizione che si rinnova ogni anno, foto Notizie,com

Stiamo parlando dell’Infiorata di Pisoniano, piccolo comune collinare a soli 50 Km dalla Capitale. L’aria è fresca e pulita, la gente allegra e soprattutto orgogliosa. Delle tradizioni che di anno in anno si prova a non dimenticare, a non lasciar perdute, a tramandare di famiglia e in famiglia. E c’è una giornata in particolare,  anzi una notte e un giorno, che la gente di Pisoniano attendono con emozione e dedizione, quella dell’Infiorata appunto, manifestazione che si rintraccia anche in altri comuni italiani, ma che qui in questo centro storico a pochi minuti da Roma, è particolarmente bella, sentita e partecipata. Pure da  coloro che non hanno  origini pisonianesi.

L’Infiorata di Pisoniano, tradizione e magia che si rinnovano ogni anno

L'Infiorata di Pisoniano
L’Infiorata di Pisoniano, foto Notizie.com

Ma cos’è l’infiorata? Di cosa stiamo parlando esattamente? Cosa ci dice la storia a  tal proposito per inquadrare meglio questa particolare tradizione, divenuta ormai un rito? Il 29 giugno del 1625 l’Infiorata fu realizzata in occasione della festa di San Pietro e Paolo. Era la prima volta, l’opera era di Benedetto Drei, in Vaticano . Altra data importante: 1633, anno in cui un grande allievo del Bernini, Stefano Speranza, compose un quadro floreale. Da quel momento in poi l‘Infiorata si diffuse anche nei Castelli Romani, quindi in molti paesi del Lazio, fino a diventare una consuetudine. A Pisoniano, come attesterebbero gli archivi parrocchiali,  già dalla seconda metà del Settecento, la tradizione permeò la storia del paesino, un tempo molto più popolato.

L’infiorata di Pisoniano, quali sono i momenti della preparazione

L'infiorata di Pisoniano
L’infiorata di Pisoniano, foto Notizie.com

La tradizione quindi è proseguita tra alterne vicende, ma innegabile è restato il suo crescendo artistico, fino ad arrivare ai nostri giorni. Petali di fiori, segatura dai mille colori, polvere di marmo, germogli. Sono i materiali più utilizzati per coprire i bozzetti che diventano disegni, dispiegati lungo le vie del Borgo, ovvero il cuore del paese. Una festa che si compie e si prepara con largo anticipo. Bisogna scegliere infatti il tema o i temi, ripensare la sacralità della circostanza, ordinare i materiali, allestire le cantine dove riporli e fare che in modo che la sera e la notte che anticipano l’evento, tutto sia pronto. Sì perchè è proprio durante la notte che la tradizione viene custodita, con  le vie e i vicoli che affacciano sul Borgo che tornano ad animarsi. I petali e le corolle dei fiori, già tagliate nei giorni prima, vengono scelte. Ogni disegno ha bisogno di tanti colori. E di tanta passione per essere completato.

La tradizione richiama chi allestisce l’Infiorata, a ritrovarsi al  centro del paese dopo cena. Con calma, ma “insieme”. Tra una risata, una chiacchiera, un passaggio di curiosi e un vociare di bambini e adulti che si danno da fare, perchè al mattino tutto sia compiuto. E quando il sole sorge, il verde a contorno dei quadri brilla e inizia lo spettacolo degli occhi. E del cuore.

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