L’ex centrocampista rossoblù ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Quando è tornato in Sardegna pensavamo ce la potesse fare. Mi ha ricordato il pareggio di Pisa nel 1990”
La gioia era lì, nascosta nel finale, tra le tensioni dei minuti di recupero. Ci ha messo il piede sinistro Pavoletti, gettato nella mischia per gli assalti disperati al fortino del Bari. Ci ha messo il cuore il Cagliari, tornato in Serie A grazie al lavoro straordinario di un tecnico che non smette mai di stupire. Claudio Ranieri ha ricevuto l’incarico prima di Natale, la squadra era 14esima. Ha chiuso i playoff in trasferta, trovando la vittoria decisiva per la promozione, complicatissima dopo l’1-1 dell’andata. Si è ripetuto sulla panchina dei sardi a 33 anni di distanza: nel 1990, da allenatore 39enne, aveva già regalato all’Isola la stessa soddisfazione. Massimiliano Cappioli faceva parte di quella rosa e in rossoblù ci rimase fino al 1993, quando venne acquistato dalla Roma. “È l’ennesima impresa della sua carriera“: l’ex centrocampista ha parlato in esclusiva a Notizie.com.
Massimiliano Cappioli, cosa significa questa promozione per il Cagliari?
“Significa tanto, anche perché a inizio campionato non stava andando bene. Ma quando è arrivato il mister eravamo tutti convinti ce la potesse fare…”.
Ranieri è di nuovo l’uomo immagine di un’impresa calcistica.
“Lui è fortissimo. È un allenatore importante, questa è un’altra bella impresa della sua carriera. Ha ricordato a tutti noi la promozione del 1990, quando pareggiammo 2-2 a Pisa. Ci sono rivenute in mente le emozioni provate in quel momento. Cagliari è una grande piazza, dovrebbe giocare sempre in Serie A”.
Che ricordi hai di Ranieri allenatore?
“Sono passati 30 anni, io ero allenato da un Ranieri più giovane, quindi immagino diverso. Però è sempre stato uno ‘bastone e carota’. È uno preparato, in tutti questi anni ha dimostrato di conoscere benissimo il calcio, sa sempre dove bisogna tappare i buchi e come farlo. Un grande motivatore, ti stimola prima di ogni partita, la nostra forza era il gruppo. Immagino che anche quest’anno, appena arrivato a Cagliari, abbia preso da parte i calciatori dicendogli: ‘Pensiamo ad arrivare ai playoff, poi lì ce la giochiamo’…”.
Hai visto la partita di ieri? Ci credevi ancora nel finale?
“Sinceramente non pensavo ce la facesse. La promozione era diventata difficilissima dopo la gara d’andata, il Bari aveva fatto una grande partita, il portiere del Cagliari aveva fatto una prestazione super per tenere in piedi la squadra”.
La Serie A si è concretizzata: ora cosa serve per mantenere la categoria?
“Giocatori forti. Un allenatore importante come Ranieri non si può presentare in Serie A con una squadra non all’altezza. In estate serviranno acquisti mirati per rimanere in Serie A”.