La politica italiana e non solo si è fermata per due giorni. Le esequie di Stato sono riservate alle massime autorità della Repubblica
L’Italia si è fermato per due giorni. In memoria di Silvio Berlusconi. Un omaggio che il governo ha voluto riservare all’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia. La morte del Cav ha messo in pausa ogni divisione politica, a parte la decisione di qualche esponente di non essere presente ai funerali. Ha fatto molto discutere la decisione del governo di riservare in questi giorni, dal 12 al 14 giugno, il lutto nazionale. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano, con tanto di cerimonia ufficiale è stato colui che ha firmato il dispositivo per proclamare il lutto nazionale e la giornata dei funerali di Stato per Silvio Berlusconi.
Una cerimonia e un protocollo tutto da seguire in maniera scrupolosa. Dalla proclamazione del lutto nazionale fino ai funerali di Stato. Insomma, dalle bandiere a mezz’asta al feretro contornato da sei carabinieri, al minuto di silenzio: ecco cosa c’è da sapere su una giornata incredibile. E’ stata la prima volta che veniva dichiarata una giornata di lutto nazionale per un ex presidente del Consiglio, eccezion fatta per Leone e Ciampi che però erano stato presidenti della Repubblica.
Ecco in cosa consiste il lutto nazionale e i funerali di Stato
Il lutto nazionale consiste che tutti i funzionari, dirigenti ed esponenti del governo annullino ogni impegno pubblico. Che ci siano esposte bandiere a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici “dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero”. E questa è una delle caratteristiche principali che riguardano il lutto nazionale, anche per questo non si capiva tanto l’iniziativa del rettore dell‘università per stranieri di Siena che non voleva mettere le bandiere a mezz’asta, pur essendo un edificio pubblico. E non poteva farlo, almeno secondo la circolare ministeriale del 12 giugno del 2023. Non è una cosa facoltativa.
Tutto deriva dalla circolare della presidenza del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2002 afferma che “nel periodo di lutto le autorità pubbliche si astengono da impegni sociali, fatta eccezione per le manifestazioni di beneficenza”.nelle scuole è previsto anche un minuto di silenzio. Infine, il ministero degli Esteri ha il compito di comunicare la notizia del “lutto nazionale ai rappresentanti diplomatici accreditati presso lo Stato italiano”. Anche il lutto nazionale produce delle spese e sono tutte a carico del bilancio della presidenza del Consiglio.