Giustizia, Delmastro approva la Riforma: “Necessaria”

Giustizia, in merito alla Riforma che è stata appena approvata ha voluto esprimere il proprio pensiero il sottosegretario di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro Delle Vedove. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’

Per Andrea Delmastro Delle Vedove non ci sono dubbi: si tratta di una “giustizia 3.0”. La stessa che va a mirare una giustizia giusta. L’obiettivo principale era quello di interrompere il circuito mediatico delle intercettazioni. Smentite, quindi, le voci sul fatto che potessero limitarne l’uso per i magistrati. Questo è uno dei tanti pensieri che l’attuale sottosegretario di Fratelli d’Italia ha rilasciato in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. Nell’ultimo Consiglio dei ministri è stata approvato il ddl presentato dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Anche se, allo stesso tempo, ha scatenato non poche polemiche. In particolar modo da parte dell’opposizione e del Csm.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il sottosegretario di Fratelli d’Italia (Ansa Foto) Notizie.com

C’era da aspettarselo ed il governo sapeva benissimo che sarebbe andata a finire in questo modo. Con la differenza, però, per Delmastro che sia un omaggio ed un collegamento alla scomparsa del fondatore di ‘Forza Italia’, Silvio Berlusconi. La maggior parte dei magistrati teme un vuoto normativo per quanto riguarda l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Un discorso che ha spaccato i sindaci dem. In merito a ciò ha voluto rispondere in questo modo: “Noi abbiamo l’esigenza di velocizzare gli atti burocratici per mettere a terra il Pnrr. Questa ipotesi di reato terrorizza gli amministratori e ingenera la paura di firmare ogni atto“.

Giustizia, Delmastro: “Bisogna velocizzare la burocrazia per il Pnrr”

Su 4.481 procedimenti, abbiamo avuto 3.536 richieste di archiviazione. Non le avrebbero fatte se fossero stati tutti mafiosi e ‘ndranghetisti. La riforma espande il diritto del cittadino di confrontarsi con un giudice terzo prima di essere arrestato”. Anche se il rischio di avvertire, meno di una settimana prima, chi si vuole arrestare è rischioso. “Solamente se il pm ritiene che c’è il pericolo di fuga. Se c’è il pericolo di reiterazione del reato, no“. Come riportato in precedenza la vicenda delle intercettazioni non è nessun segnale nei confronti di Forza Italia.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il sottosegretario di Fratelli d’Italia (Ansa Foto) Notizie.com

Sul traffico delle influenze ci tiene a precisare: “Non vanno ad indebolirsi. Si tenderà a punire la relazione esistente tra il pubblico ufficiale e il mediatore“. In conclusione parla ancora di questo ddl giustizia: “Non è altro che un primo passo, anche se la separazione delle carriere non è un processo archiviato. Una riforma che rispetta il cronoprogramma dei primi 6 mesi. Ora ci dedicheremo ad altro“.

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