Le parole del vice-ministro alle Infrastrutture fanno arrabbiare il Pd, ma il capogruppo di Fdi Foti aggiunge: “I Dem la buttano in caciara ma non rispondono nel merito….”
Scoppia la bagarre sull’Emilia Romagna e soprattutto sui soldi che il Governo deve dare per rimettere in sesto la Regione dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio intere zone. E fin qui sono tutti d’accordo, il problema nasce dal fatto che una cifra è stata fatta, ma senza specificare nel dettaglio tutte le cose da fare. E questo ha fatto irrigidire il Governo che da tempo ha chiesto un elenco di cose da fare per organizzare soldi e dettaglio dei costi. Per questo ci sono state prima le parole del ministro della Protezione civile Nello Musumeci, con quel “il governo non è un bancomat“, pronuncate ai sindaci e agli amministratori dell’Emilia-Romagna a Palazzo Chigi. Anche lì però senza un elenco ma sfoderando solo una stima provvisoria.
A rincarare la dose, ma facendo seguito alle parole del collega, ci ha pensato il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, bolognese di nascita, a mettere i puntini sulle “i”: “A oggi ancora la Regione non ha trasmesso al Governo, benché richiesto, nessun elenco degli interventi da eseguire. Ha chiesto 2,3 miliardi subito, sulla fiducia. Voi vi fidereste di Schlein e compagni? Ps. La cura del territorio era competenza loro“. Parole che hanno fatto arrabbiare e hanno creato parecchio fastidio al Pd.
I dem rispondono: “Si devono vergognare”. Ma Foti insiste: “Fanno caciara, ma non entrano nel merito”
Le parole di Bignami hanno parecchio infastidito il Partito Democratico e tutti i funzionari e dirigenti che ne fanno parte. Il sottosegretario alla presidente della giunta Regionale dell’Emilia Romagna, Davide Baruffi replica stizzito con una nota: “E” davvero incomprensibile e fuori luogo l’inutile polemica di Bignami” perché aggiunge il dirigente della Regione che il vice-ministro “sa o dovrebbe sapere, che la ricognizione puntuale dei danni è attivata dal commissario per l’emergenza così come disposto dall’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile dello scorso 8 maggio, nei 90 giorni successivi“. Non la prende bene il sindaco di Cesena Enzo Lattuca che mentre spiega la sua posizione, forse esagera un po’ nella nota diramata su Faceook: “Galeazzo Bignami rivela le reali cattive intenzioni della sua parte, alla Presidente Meloni spetta dimostrare che il Governo non vuole trattare i romagnoli come se l’alluvione fosse colpa loro“.
Insomma, un polverone, anche se in realtà, non è che Bignami, da vice-ministro delle infrastrutture, abbia avanzato una richiesta impossibile, magari da esponente del governo poteva stare attento a usare determinati paragoni, ma il Pd si è arrabbiato e infastidito, ma nel merito non che abbia risposto, come naturalmente sostiene Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Forza Italia. “ll Pd la butta in caciara, il copione è noto, ma non risponde nel merito delle questione posta. Il viceministro Galeazzo Bignami ha chiesto l’elenco degli interventi eseguiti in via d’urgenza e da eseguire in Emilia Romagna dopo l’alluvione, chiedendo alla Regione le ragioni di quest’inspiegabile ritardo. Dal Partito Democratico nessuna risposta. Ma i soliti sproloqui da parte di Boccia e compari. Dobbiamo forse pensare che vi siano esponenti del Pd che abbiano qualcosa da nascondere? O è la solita gazzarra festiva del PD che si agita per tentare d’imporre la nomina del presidente Bonaccini a commissario per la ricostruzione?”.