Stasera andrà in onda United 93, il lungometraggio tratto dalla tragica vicenda dei 33 passeggeri presenti sul volo diretto a Washington l’11 Settembre 2001
Quando pensiamo all’11 Settembre, tendiamo a ricordare unicamente l’attacco subito da New York alle due torri gemelle, ma la verità è quel giorno ci furono ben quattro aerei dirottati dai terroristi.
Oltre ai due che colpirono le celebri torri, uno colpì il pentagono e un’altro sarebbe dovuto precipitare su Washington, se non fosse stato per un atto eroico dei suoi passeggeri, che evitarono una tragedia ancor più straziante. United 93, il film basato su questa storia tanto drammatica, quanto gloriosa, andrà in onda stasera alle 00:01 su Iris.
Il film sul quarto aereo
Come spesso accade per grandi eventi della storia statunitense, positivi o negativi che siano, Hollywood ne ha immediatamente intravisto una potenzialità spettatoriale e, in questo caso, Paul Greengrass ha voluto rendere omaggio alle eroiche vittime del volo United 93, dirigendo un film interamente dedicato a quest’evento. Quella maledetta mattina dell’11 Settembre del 2001, quattro terroristi avevano il compito di dirottare un volo della United Airlines, per completare il triplice attacco aereo agli Stati Uniti (New York, Pentagono e Washington) e colpire verosimilmente la Casa Bianca. Se i primi due obbiettivi, New York e il Pentagono, furono raggiunti e colpiti, i passeggere del volo 93 decisero di opporsi con ogni mezzo a quella infame decisione dei terroristi.
La storia di un eroico sacrificio
United 93 non è semplicemente una rappresentazione spettacolare dell’accaduto, ma punta a divenire un affresco fedele di quello storico dirottamento. Basti pensare che il personale dell’aereo impiegato nel film non è composto da attori professionisti ma da veri lavoratori. Inoltre, nel corso della lavorazione del film e durante la stesura della sceneggiatura, sono stati interpellati i familiari delle vittime, con cui, poco prima dell’accaduto, avevano parlato al telefono. Infatti, un ritardo dovuto al traffico aereo, costrinse i terroristi a svelare il dirottamento prima del decollo, permettendo ai 33 passeggeri di dire addio ai propri cari. La scelta di quel volo non fu affatto causale, ma avvenne dopo un accurato studio dei voli e degli aerei disponibili all’areoporto: i terroristi puntavano alla tratta con il numero più basso di passeggeri, non tanto per causare meno vittime, ma più che altro per essere certi di incontrare un’opposizione meno coriacea.
Dei quattro dirottatori, soltanto uno era stato addestrato a pilotare un aereo, gli altri tre invece erano preparati alla lotta corpo a corpo, in caso di ribellione da parte dei passeggeri. Il Boing 757 scelto avrebbe potuto contenere ben 187 passeggeri, ma quella mattina soltanto 33 posti erano occupati. Nonostante ciò, dopo una votazione per sancire la volontà del gruppo e dopo aver atteso di trovarsi in una zona rurale per evitare di causare vittime collaterali, gli eroici passeggeri iniziarono la ribellione in volo. Nonostante i civili non siano mai riusciti a prendere pieno controllo del veivolo, il terrorista alla guida perse la gestione del 757 a causa delle violente colluttazioni con i passeggeri, che causarono lo schianto in Pennsylvania. Quel giorno tale atto di eroismo e determinazione passò inevitabilmente in secondo piano davanti all’incomprensibile tragedia delle torri gemelle, ma oggi, anche grazie a questo splendido film, possiamo rendere omaggio spiritualmente al coraggio di quegli sfortunati esseri umani.