Agenzia delle Dogane, negli ultimi minuti la notizia dell’arresto da parte di Marcello Minenna: le accuse nei suoi confronti sono molto gravi
Una notizia che, con il passare dei minuti, si è diffusa sempre di più e che vede come protagonista Marcello Minenna. Per quest’ultimo sono scattate le manette da parte delle forze dell’ordine. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che l’uomo, in questo momento, si trovi agli arresti domiciliari per via di una inchiesta fatta partire dalla Procura di Forlì. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di approvvigionamento delle mascherine ed anche del traffico di droga. Per risalire al tutto bisogna andare indietro di qualche anno quando lo stesso Minenna occupava il ruolo di numero uno dell’Agenzia delle Dogane.
La notizia ha fatto il giro della regione Calabria in un batter d’occhio visto che, attualmente, la persona arrestata ricopre il ruolo di assessore regionale della giunta Occhiuto con delega all’Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici. A quanto pare, in questa importante operazione, fanno parte 34 provvedimenti di custodia cautelare: tra arresti in carcere, domiciliari e altre misure restrittive. Non solo: si parla addirittura di una cifra che si avvicina ai 63 milioni di euro che sono stati posti sotto sequestro in via preventiva, per una maxi-operazione della Procura della Repubblica di Forlì che si ramifica anche all’estero, in Belgio e Germania.
Agenzia Dogane, arrestato Marcello Minenna: coinvolto anche ex parlamentare Lega
Un vero e proprio blitz da parte delle forze dell’ordine in queste prime ore del mattino. In questo istante sono ancora in corso delle esecuzioni delle misure cautelari. A partecipare a questa indagine anche la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Bologna e le autorità giudiziarie estere. Non è affatto finita qui visto che, in questa vicenda, spunta anche il nome di un ex parlamentare appartenente al gruppo della Lega: si tratta di Gianluca Pini (centrodestra).
Una inchiesta che ha avuto inizio durante un’operazione antidroga della Squadra Mobile di Forlì nel gennaio del 2020. Da quel momento in poi sono partite numerose intercettazioni telefoniche. Questa la nota da parte della Procura: “In questo modo è stato possibile disvelare due veri e propri sistemi di illecito arricchimento facenti rispettivamente capo agli universi economici riconducibili in particolare a un imprenditore forlivese e all’ex parlamentare uniti. Per salvaguardare il tutto i due hanno posto a disposizione l’uno dell’altro le proprie peculiari capacità di interferenza illecita nei contesti all’interno dei quali si muovevano“.