Il leader di Italia Viva mette in guardia il presidente del Consiglio: “Rimandare il Cdm per cinque giorni per motivi personali è una roba enorme e tutti parlano della Santanchè o di Pini, occhio…”
In grande spolvero anzi, forse mai come questa volta. Diretto e fin troppo schietto, quasi a consigliare la Meloni in un momento delicato. Matteo Renzi interviene nella trasmissione web di Repubblica, Metropolis, e dice tutto anzi qualcosa di più. A conoscerlo bene, sembra quasi che speri succeda qualcosa per poterne approfittare. Ed è sicuramente così a sentire bene le sue parole: “Guardate che sta succedendo qualcosa di enorme, ma invece tutti, e anche voi (riferendosi al direttore di Repubblica Molinari ndr), vi state focalizzando su argomenti fuorvianti come la Santanché o Pini, quando in realtà c’è il primo intoppo serio e grave a mio modo di vedere sul Mes. Occhio a Giorgetti perché non so se torna indietro lui o Salvini con Meloni...”
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Ossia quello di creare turbative, fomentare e attendere che succeda qualcosa per inserirsi e provare a controllare la situazione o mettersi nella condizione di farlo. “Sul Mes c’è qualcosa che non torna – ha spiegato Renzi – ma vi rendere conto che un presidente del Consiglio che per cinque giorni rinvia un Consiglio dei Ministri per motivi personali, non si è mai visto. Questa cosa del Mes è seria e sono curioso di vedere che succede. Che fanno sul Mes? O cambiano idea, e qualcuno perde la faccia, vedi la Meloni e Salvini, o restano sulle loro idee ma perdono l’ancoraggio europeo ottenuto fino adesso. Il nodo vero è questo“.
“La Schlein invece di approfittare di questa cosa, limona con Conte inutilmente e attacca me, ma in Molise vedrete che sberla prende…”
Matteo Renzi non si dà pace e si vede che sta cercando e attenendo di vedere cosa accade nella maggioranza, ma non perché è preoccupato come sostiene e perché ne va “la stabilità finanziaria del paese“, ma perché vorrebbe tanto approfittarne e soffia sul fuoco: “E’ doveroso ci sia un chiarimento istituzionale tra Giorgetti e Meloni, non scherziamo. Si deve fare, lo ripeto, è una cosa enorme, devono chiarirsi”. E ancora perché proprio non gli va giù tutta questa storia: “Il punto centrale è Giorgetti, che su questa situazione per me va avanti fino in fondo. La Meloni è da sempre contro il Mes, li chiamava cavalli di Troika. In altre situazioni era un momento da pop corn ma è troppo importante, non si può scherzare”
“Guardate che la Meloni – spiega Renzi – al di là che se ne pensi, è stata bravissima in questi nove mesi ha mantenuto la linea di draghi, bene o male a livello europeo, anche con Biden perfetta a livello internazionale, ineccepibile. Qualche stolto, e mi fermo per non essere volgare, l’ha dipinta come fascista, un marziano che doveva distruggere tutto, invece ha rassicurato gli europei, ma alla fine la luna di miele finisce e dovrà fare delle scelte“. E l’attacco alla Schlein: “Invece di limonare con Conte dovrebbe approfittare di alcune situazione, ma non fa nulla anzi attacca me, ma non serve a niente anzi a me fa solo pubblicità e anche buona“. Infine: “Io dico solo una cosa che Meloni se porta l’elezione diretta del Premier, io sto con lei e la sostengo, altrimenti no. Berlusconi? Sentite, parlano di em come erede, ma non ne ha. Io dico solo che non l’attaccherò mai dal punto di vista umano, ho avuto un buon rapporto? Si ottimo, ma sempre da avversario, a me ha distrutto la carriera politica con quel referendum, ma su di lui avrò sempre rispetto”