Lunedì 26 giugno poteva essere la data giusta per l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, ma l’appuntamento potrebbe slittare alla prima decade di luglio. Intanto dentro Forza Italia gioco forza è partita un’era nuova. Da capire quale sarà il ruolo di Marta Fascina, deputata e compagna del presidente scomparso
E’ stata una settimana interamente dedicata a Silvio Berlusconi. Dentro Forza Italia e dentro i palazzi della politica. La commemorazione del presidente deceduto, prima al Senato, poi lo scorso giovedì alla Camera.
La prima riunione del comitato di presidenza negli uffici di Forza Italia ai Gruppi, con affaccio su Montecitorio per “indicare” il presidente che verrà eletto il prossimo 15 luglio. Tutti indicano e hanno indicato Antonio Tajani. E l’attuale vicepremier e ministro degli Esteri e coordinatore nazionale del partito fondato da Silvio Berlusconi, sarà non il “reggente”(nomina non prevista dal regolamento) ma il presidente che traghetterà Forza Italia sino al prossimo congresso nazionale. Congresso che si terrà nel 2024. Prima o dopo le elezioni europee? Licia Ronzulli, capo dei senatori forzisti, uscendo dalla riunione giovedì scorso, ha ipotizzato che si possa prendere in considerazione l’idea che il congresso si celebri in concomitanza o a ridosso proprio delle europee. “Ci sarebbe un grosso ritorno mediatico”.
Forza Italia e il post Berlusconi: aspettando l’apertura del testamento, il partito si riorganizza. E pure Marta Fascina
Dettaglio, quello delle adesioni, dei tesseramenti e dei nuovi eventuali e probabili ingressi in Forza Italia, niente affatto da trascurare. Più abbottonato e diplomatico invece, è apparso sulla questione congresso e date da fissare, il capogruppo alla Camera dei deputati Paolo Barelli che in un’intervista a QN ha detto: “Quando si terrà il congresso di FI? Sarà il consiglio nazionale e successivamente il comitato di presidenza a stabilire date e modalità dei congressi territoriali che si terranno in preparazione del Congresso nazionale”. Ma se il tema calendario del congresso appare in questo momento come una pura formalità (cosa in realtà non vera, perchè sarà il primo congresso davvero contendibile), le correnti interne a Forza Italia, e più in generale post Berlusconi , sono invece al centro dell’attenzione del partito, proprio come la stessa Forza Italia si professa sempre di più centro del centro della coalizione che governa il Paese.
E allora bisogna capire quanto le correnti, vecchie e nuove, viaggino in modo sotterraneo o soffino su mare aperto. Per il momento Forza Italia ha messo a tacere in maniera uniforme l’inciampo dello scorso mercoledì in commissione Bilancio al Senato. Claudio Lotito lo ha detto più volte, e con lui in tanti, non tutti: “nessuna dietrologia, solo un ritardo e un’incomprensione“. La capogruppo Ronzulli ha fatto muro e ha protetto le sue truppe in Senato e nel contempo ha attaccato la categoria dei giornalisti, rea di raccontare retroscena per cui servirebbero degli audio. Ma i forzisti sono pure in attesa di conoscere, quale sia il contenuto dell’apertura del testamento di Silvio Berlusconi. La data doveva essere lunedì prossimo 26 giugno. Pare slitterà l’appuntamento atteso alla prima settimana di luglio. E Marta Fascina, deputata e quasi moglie di Berlusconi, cosa fa e farà e come si muoverà nel partito?
“Marta Fascina? È una deputata di FI; gode della stima e della fiducia di tutti ed è stata l’amata compagna del presidente Berlusconi fino agli ultimi attimi della sua vita terrena. Oggi rispettiamo tutti il suo dolore e sarà Marta stessa, a tempo debito, a dirci le sue decisioni sull’impegno da destinare a FI“. Ha risposto così, sempre Paolo Barelli, al Corriere della Sera, quotidiano che in un articolo firmato Tommaso Labbate, questa mattina prova ad indagare i progetti reali o presunti della stessa Fascina. Labbate racconta di una donna che, come è normale che sia, è ancora chiusa nel suo dolore ma che pure è rimasta colpita da una serie di voci che la riguarderebbero e che avrebbero parlato di un suo rapporto altalenante con Antonio Tajani e di una possibile richiesta di sfratto da Villa San Martino.
Marta Fascina però avrebbe rilanciato. A suo modo. Sorridendo con compostezza e in silenzio, quando, sempre secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, avrebbe ricevuto un messaggio che indicava la presenza di 500 persone alla prima assemblea regionale convocata a Sesto San Giovanni dal coordinatore Alessandro Sorte. E Alessandro Sorte durante l’assemblea ha pronunciato queste parole: “Adesso ci siamo noi, E allora io che ho la responsabilità di ricoprire il ruolo più importante in Lombardia, il coordinatore, che posso fare? Posso interpretare questo ruolo nominando gli amici degli amici? No, noi dobbiamo darci dei criteri…E il principale che riconosco, è il criterio del territorio, quello del merito, quello di chia ha voti”.
Qualcuno ci ha visto un messaggio, neanche troppo velato, in risposta alla corrente guidata da Ronzulli e Cattaneo. E siamo solo all’inizio di una nuova era. Potrebbe essere glaciale.