Il caso Santanchè non accenna a sgonfiarsi, anche se il ministro del Turismo si dice tranquilla e annuncia querele. Schlein e Conte, dalla manifestazione della Cgil a Roma, tornano sulla necessità di riferire in Parlamento e Angelo Bonelli (Avs) dice in esclusiva a Notizie.com dichiara: “La richiesta al ministro di venire in Aula va formalizzata? Manderemo un fax”
“C’è una ministra che da imprenditrice ha fatto un debito con lo Stato di 2,7 milioni. Un prestito che era stato dato da Invitalia e Invitalia durante la pandemia e che non è stato restituito. Come fa una ministra a essere in debito con lo Stato? Questo, accanto alle altre cose che stanno emergendo da diverse inchieste. E cioè che sembra non pagasse i lavoratori che sembra li licenziati senza il Tfr. Mentre lei e i membri del suo cda si ricavavano dei compensi d’oro. Non è accettabile. Abbiamo chiesto di riferire e le uniche risposte che vediamo sono risposte di fare querele a chi ha fatto le inchieste. La ministra riferisca Giorgia Meloni esca dal silenzio su questo caso. E poi, naturalmente abbiamo visto ieri che anche Lega e Forza Italia hanno chiesto di fare chiarezza. Quindi ecco, anche dentro la maggioranza evidentemente si sente un grande imbarazzo su questa vicenda“.
Il caso Santanchè continua a scuotere la maggioranza e carica le forze di opposizione. Così dunque la segretaria Pd Elly Schlein oggi dalla manifestazione della Cgil in piazza a Roma, alla quale ha partecipato anche il leader del M5s Giuseppe Conte.
Santanche, Schlein: “Meloni esca da silenzio”. Bonelli (Avs) a Notizie.com: “Richiesta di riferire in Aula va formalizzata? Manderemo un telegramma”
Anche l’ex presidente del Consiglio, incalzato dai cronisti, ha commentato la vicenda che in queste ore investe il ministro del Turismo dopo l’inchiesta della trasmissione Report. Ecco cosa ha detto Conte questa mattina: “Non possiamo permettere che passi il principio per cui di fronte accuse gravi si possa opporre il silenzio. Nessuno ha spinto la ministra Santanché ad assumere un incarico di Governo così alto, e ci sono oneri e responsabilità. Dovrebbe chiarire in Parlamento. Se rimane in silenzio deve fare un passo indietro. Di fronte a quelle accuse, il silenzio significa che deve fare un passo indietro. Il silenzio non è sufficiente”. Ma il ministro Santanchè oggi ad Ischia per l’evento dei conservatori europei, ieri era a Capri con i giovani imprenditori, a tarda serata ha fatto arrivare le sue parole riportate dal Corriere della Sera: “Se verrà formalizzata la richiesta al Senato, non avrò nessun problema a riferire in Parlamento. Ma voglio che sia chiaro, lo faccio per gli italiani e non perché me lo chiedono le opposizioni, il cui comportamento punta a mettere in difficoltà il governo”.
Santanchè è dunque certa che l’inchiesta di Report non sia puntellata da prove certe, ma da balle tese a mettere in difficoltà l’operato del governo Meloni, ecco perchè il ministro sostiene di aver messo mano alle querele. Resta la preoccupazione in senso alla maggioranza e soprattutto dentro Palazzo Chigi. Il ministero del Turismo è perno fondamentale per il Paese e il premier viene descritta come preoccupata e attenta al dossier. Tornando alle opposizioni. Angelo Bonelli, per Avs col gruppo parlamentare ha dato il via ad una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del ministro Santanchè. “In meno di 24 ore siamo arrivati a 15 mila firme, una crescita esponenziale di minuto in minuto“. Lo abbiamo sentito in esclusiva per Notizie.com.
Santanchè, on Bonelli a Notizie.com: “Raccolta di fime per dimissioni del ministro arrivata a 15mila firme”
Onorevole Bonelli, addirittura una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del ministro Santanchè. Perchè?
“Intanto la raccolta di firme sta raccogliendo molto consenso e cresce di momento in momento in maniera esponenziale. Adesso siamo a quota 15 mila, ma pochi minuti fa eravamo a 12 mila…Poi sulla motivazione. Il ministro Santanchè aveva il dovere di spiegare rispetto al quadro rappresentato dalla trasmissione Report, per il quale ha annunciato querele…Poi capiremo se dopo gli annunci arriveranno davvero queste querele”.
Insomma per voi la situazione è davvero grave…
“Lavoratori senza tfr, testimonianze con registrazioni di fornitori non pagati e l’inchiesta della Procura. Immagini e video in cui il ministro sosteneva di aver anticipato la cassa integrazione…Insomma mi pare ci sia abbastanza per cui spiegare”.
Ritiene che il ministro alla fine deciderà di venire davanti le Camere?
“A me sembra evidente che non possa fare altrimenti, carte alla mano deve riferire. Se non lo facesse il gesto potrebbe apparire come una ammissione di colpa. Poi su questo mi pare di vedere unanimità di vedute nelle opposizioni e poi sono arrivate anche le dichiarazioni da dentro la Lega e Forza Italia. Insomma mi pare siano al capolinea”.
Però fanno anche notare, Notizie.com questa mattina ha sentito anche l’onorevole Caramanna per Fratelli d’Italia, che le richieste di riferire in Parlamento vadano formalizzate.
“Non è sufficiente il mio intervento in Aula? Non è stato ascoltato? Manderemo un telegramma allora al ministro Santanchè”.