Si tuffa per il troppo caldo, ma non riesce ad emergere dall’acqua: niente da fare per un turista di 25 anni
Purtroppo non c’è stato assolutamente nulla da fare per un turista di 25 anni che, secondo quanto riportato da alcune fonti locali, si era tuffato per il troppo caldo. Il tutto è accaduto a Sirmione, sul Lago di Garda. Vittima un ragazzo italiano che, in un primo momento, non era riuscito ad emergere. A quanto pare è andato in difficoltà. Poi lo hanno aiutato, ma le sue condizioni sono apparse immediatamente subito gravi. A lanciare l’allarme sono stati alcuni bagnanti che hanno assistito alla scena. Un bagnino presente ha effettuato il massaggio cardiaco. Sul posto è arrivata un elicottero che lo ha trasportato in ospedale.
Poi la notizia che ha lasciato tutti sconvolti: ovvero quella della morte del giovane. Il tutto è accaduto nella giornata di oggi, sabato 24 giugno, intorno le 13:30. Il soccorso tempestivo è stato effettuato dai suoi amici. Il suo cuore ha smesso di battere poco dopo il suo arrivo in ospedale. Come riportato in precedenza il ragazzo stava trascorrendo una giornata di relax in compagnia, appunto, dei suoi amici. Quando si è immerso nelle acque della spiaggia ‘Giamaica‘. Precisamente sotto le grotte di Catullo, ma non è più riemerso.
Lago di Garda, morto turista 25enne: comunità sconvolta
Subito è stato lanciato l’allarme da parte dei presenti. Gli amici ed un bagnino lo hanno portato in riva ed hanno effettuato le prime manovre di rianimazione. Sul posto è arrivata anche la Guardia Costiera che ha continuato quello che stava effettuando il bagnino. Oltre a loro anche la Croce Rossa italiana ed i vigili del fuoco.
Non è da escludere, a questo punto, che a colpire il ragazzo possa essere stato un improvviso malore che non gli ha lasciato alcuno scampo. Solamente una possibile autopsia potrà dare il risultato in merito a questa morte. Una vicenda che, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto il giro della comunità e che ha sconvolto tutti. Poco dopo sono arrivati anche i genitori del ragazzo deceduto all’esterno dell’ospedale, ma oramai era troppo tardi.