Kasparov sicuro: “Putin non è più invincibile, ora tutto può andare a pezzi”

Uno dei più grandi nemici del regime russo è uno dei più grandi campioni di scacchi che da sempre mal sopporta il presidente

E’ stato un grande campione, forse uno dei più grandi della storia degli scacchi ma col suo governo e con la sua patria ha sempre avuto un rapporto di grande ostilità. Mal sopportava il regime e le sue regole troppo ferree da seguire, ma da prima che arrivasse la Perestroika di Gorbaciov. Posato e intelligente, Garry Kasparov sin dall’inizio del suo insediamento è uno dei più grandi avversari di Vladimir Putin, ma adesso qualcosa è cambiato e quanto avvenuto in Russia potrebbe cambiare ogni scenario. “Putin nel suo video ha detto che la Russia veniva pugnalata alle spalle come nel 1917, ma l’analogia che mi viene in mente è con la presa del potere di Mussolini. Marciò su Roma nel 1922 facendo leva sulle recriminazioni dei reduci di guerra. Così Prigozhin ha cercato di marciare su Mosca per abbattere il potere, anche se poi ha deciso di fermarsi”

Il Re degli scacchi
Garry Kasparov mentre è a una conferenza (Ansa Notizie.com)

Prigozhin ha detto che si è fermato per evitare bagni di sangue con i fratelli russi, essendo anche lui un russo, ma forse dietro c’era dell’altro, almeno secondo il Re degli scacchi: “Non lo sappiamo. Sappiamo solo che né Prigozhin né Putin si fanno scrupoli a versare il sangue degli altri, poco importa che siano ucraini o russi. A loro interessano solo il potere e il denaro. Se hanno concluso un accordo ieri, immagino sia solo su queste basi. Dunque durerà solo fin quando il potere e il denaro sono garantiti a entrambi”. Per Kasparov è solo una messa in scena e una trattativa che nasconde altro, come sembra essere il pensiero della maggior parte delle persone che seguono le vicende russe.

Putin non può restare al potere a lungo dopo aver perso la sua aura

L'oppositore
Garru Kasparov mentre viene assediato dai fan (Ansa Notizie.com)

Per molti quanto avvenuto tra Putin e Prigozhin mette il presidente russo in una situazione di tranquillità, ma secondo Kasparov è solo apparenza: “Si intravede comunque la fine del suo regime. Putin non può restare al potere a lungo dopo aver perso la sua aura, il suo status di leader supremo”, spiega Kasparov al Cor Sera. E aggiunge: “L’immagine che lascia da ieri è quella di un dittatore che scappa per salvarsi la vita. Per qualche ora si è assistito al collasso dell’intera catena di comando russa. La colonna della Wagner ha potuto prendere Rostov e poi avanzare indisturbata per centinaia di chilometri”.

Alcuni credono che la retromarcia di Prigozhin, al di là della mediazione di Lukashenko, il presidente della Bielorussia, sia in realtà l’ennesima sconfitta contro chi pensa di poter rovesciare Putin, ma per Kasparov le cose sono diverse e anzi ancora più pericolose: “La situazione resta volatile e pericolosa. L’autorità di Putin è danneggiata, dubito si possa riprendere. Quello di ieri non è stato un episodio di guerra civile, perché per ora i civili non sono stati coinvolti. Ma non ci siamo andati lontani: non può restare senza conseguenze“.

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