Strage di Erba, clamoroso sviluppo nelle indagini: è la svolta

Gli avvocati di Rosa e Olindo, da anni alla ricerca della verità per i loro assistiti che si professano innocenti, avrebbero trovato una prova schiacciante

Una telefonata che sconvolge la vita di Olindo e Rosa, ma soprattutto rischia di stravolgere certezze e processo. Era il 29 dicembre del 2008 e uno dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, l’avvocato Luisa Bordeaux, ricevette una telefonata a casa e poi nel suo studio dove quest’uomo, con un profondo accento del sud e presentandosi come Morabito (probabilmente è un nome di fantasia) rivelò al legale che i due marito e mogli, appena condannati, in realtà fosse innocenti. Ma non è tutto. L’uomo in questione aggiunse anche la strage di Erba era dovuta alla scomparsa di un quantitativo di droga del valore di circa 400.000 euro.

Colpevoli o innocenti
Strage di Erba, Rosa Romano e Olindo Bazzi, un fermo immagine dei due tratto dal Tg5 (Ansa Notizie.com)

A dare nota e annuncio della famosa telefonata e soprattutto dell’esistenza di questa, fu proprio l’avvocato Bordeaux nel terzo episodio del podcast “Il grande abbaglio“, trasmissione condotta e realizzata dai giornalisti Felice Manti ed Edoardo Montolli, autori anche dell’omonimo libro inchiesta sulla strage di Erba del 2008. Non abbiamo mai rivelato prima l’esistenza di questa telefonata – spiega nel podcast “Il grande abbaglio” Fabio Schembri, storico avvocato di Olindo e Rosa – perché nel 2008 nulla si sapeva della criminalità organizzata a Erba, scoperta dall’indagine Crimine-Infinito della Procura di Milano solo nel 2010, quando emerse l’esistenza di una locale di ‘ndrangheta dedita al traffico internazionale degli stupefacenti“.

Furibondi i fratelli Castagna: “E’ tutto falso e chi manda avanti questa cosa è un vigliacco”

Il processo
Un momento del processo di Rosa Romano e Olindo Bazzi (Ansa Notizie.com)

Davanti alla possibilità che il processo si possa riaprire, per via dei nuovi elementi e grazie ai quali pg di Milano Olindo e Rosa potrebbero essere innocenti, è arrivata la reazione dei fratelli Pietro e Beppe Castagna, che, dopo aver perso la madre, sorella e nipotino non hanno preso benissimo questa eventualità e hanno attaccato tutti. Per molto tempo i due fratelli avevano deciso di non parlare più della vicenda che tanto li addolora, ma sui social hanno preso parola e sono intervenuti.

Speravo fosse finita ma ci risiamo, purtroppo la superficialità è meno faticosa del pensiero consapevole“, hanno commentato sui social. Pietro e Beppe Castagna accusano: “Chi sfrutta questa debolezza di molti solo per fare audience o per crearsi carriere o visibilità, è un vigliacco”.

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