Chef italiano rapito all’estero da due “finti poliziotti”, svolta importante nelle indagini: “Sto bene”
Alla fine è arrivata la notizia che tutti i suoi familiari ed amici stavano attendendo dopo giorni di paura e di tensione. In Ecuador uno chef italiano, Panfilo Colonico, una settimana fa è stato rapito da due “finti poliziotti”. Gli stessi che si erano recati all’interno del ristorante dove lavora. Ad immortalarli le immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale che hanno ripreso la scena. Nelle ultime ore la notizia della sua liberazione. Tanto è vero che sono giunte anche le prime dichiarazioni da parte dell’uomo, un 49enne originario di Sulmona (Abruzzo) che, in questo momento, sta collaborando con la polizia.
L’uomo ha dichiarato di stare bene e che sta raccontando tutto quello che sa alle forze dell’ordine del posto. Il sequestro è durato circa una settimana. La conferma della sua liberazione è arrivata dallo stesso chef che è riuscito a mettersi in contatto con gli agenti e, successivamente, con alcuni suoi amici della provincia de l’Aquila. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che sia stato lo stesso chef a presentarsi, nel commissariato di polizia ecuadoregno, a bordo di un taxi. Nelle prossime ore verranno fornire ulteriori aggiornamenti.
Chef italiano rapito all’estero, le prime parole di Colonico
L’uomo si è presentato con una folta barba, canotta nera ed un bermuda. Il viso, ovviamente, non poteva che essere provato. Anche se, allo stesso tempo, è apparso sorridente. Le sue condizioni di salute, secondo quanto fanno sapere, sono buone anche se non potrà mai dimenticare quello che ha dovuto subire in questi giorni. La sua vicenda ha tenuto, con il fiato sospeso, i familiari e gli amici che non avevano ricevuto più alcune sue notizie se non il filmato del rapimento da parte di due finti agenti.
Gli agenti ecuadoregni continuano con le proprie indagini e sono sempre alla caccia da parte di chi ha compiuto tutto questo nei confronti dello chef. Nelle ultime ore si era diffusa la notizia (poi smentita) dell’uccisione di un uomo che sarebbe stato fatto a pezzi. In molti avevano pensato che si potesse trattare proprio del 49enne italiano.