Minorenne uccisa a coltellate, arrestato un suo coetaneo: una prova inchioda il killer. Gli ultimi aggiornamenti di questa assurda vicenda
La città di Roma è inevitabilmente sotto shock per la tragica notizia che ha visto come vittima una ragazza di 17 anni. Maria Michelle Caruso è stata uccisa da un suo coetaneo a Primavalle. Una furia violenta contro la ragazza: una serie di coltellate ed il suo corpo lasciato all’interno di un carrello della spesa. Accanto ad un cassonetto dell’immondizia. A quanto pare il killer voleva sbarazzarsi del corpo e gettarlo all’interno della pattumiera gigante. Ad incastrare il ragazzo, oltre alle testimonianze di alcuni presenti che hanno assistito alla scena, anche una prova che lo ha ufficialmente inchiodato.
Colpevole di questo omicidio un ragazzo di 17 anni nato a Roma, ma originario dello Sri Lanka. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che il ragazzo, nel momento dell’arresto, avesse le scarpe sporche di sangue. Subito portato in Questura dove è stato interrogato per molte ore. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio. A quanto pare il giovane avrebbe accoltellato la ragazza che si trovava nel suo appartamento. La vittima ha tentato di difendersi, ma purtroppo non è bastato per cercare di schivare i colpi del fendente.
Minorenne uccisa a Roma, i due non erano fidanzati: ad incastrarlo le scarpe sporche di sangue
I due pare che non fossero fidanzati, ma sembra che si frequentassero da un bel po’ di tempo. Gli inquirenti hanno subito smentito l’ipotesi che la ragazza fosse rimasta incinta. L’omicidio risalirebbe a diverse ore prima, ma non è assolutamente da escludere che possa essere morta già da qualche giorno. Solamente l’autopsia potrà definire il tutto. La vittima frequentava il liceo psicopedagogico ‘Vittorio Gassman’, a pochi passi dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere.
Un testimone chiave avrebbe riferito alle forze dell’ordine di aver visto il killer uscire dallo stabile con il carrello della spesa che grondava sangue. All’esterno ed interno del palazzo gli agenti hanno trovato alcune macchie di sangue (precisamente in via Stefano Borgia). Nel frattempo le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un bar. Le stesse che hanno ripreso il tutto.