L’allenatore della squadra campione di Francia e suo figlio sono stati posti in stato d’arresto
Christophe Galtier e suo figlio John Valovic-Galtier sono stati presi in custodia dalla polizia a Nizza nell’ambito dell’indagine sui sospetti di discriminazione all’OGC di Nizza. Lo ha annunciato questo evenerdì il pubblico ministero francese. Ancora ufficialmente allenatore del Psg, Christophe Galtier è sospettato di aver pronunciato dichiarazioni discriminatorie, razziste e islamofobe durante il suo anno alla guida dell’OGC Nizza (la stagione 2021-2022).
Questo è quanto era stato diffuso dai commenti rilasciati dall’ex direttore sportivo dell’OGC Nice Julien Fournier e riportati all’inizio di aprile. Il dirigente, tra l’altro, era stato anche ascoltato in tribunale a maggio. Christophe Galtier dal suo punto di vista ha sempre smentito fermamente e ha persino sporto denuncia, secondo una fonte vicina alla vicenda. Molti giocatori e dirigenti del Nizza, come il presidente del club Jean-Pierre Rivère e Didier Digard, sono già stati interrogati a turno dagli inquirenti.
Galtier arrestato in Francia
Il caso Galtier è scoppiato in Francia lo scorso 11 aprile, dopo che è stato svelato il contenuto di una mail inviata da Julien Fournier al management di Ineos, proprietario del Nizza. L’ex direttore sportivo ha accusato Christophe Galtier di aver fatto osservazioni razziste e islamofobe durante il suo soggiorno in Costa Azzurra. Fournier ha inoltre informato la sua dirigenza di discussioni e scambi problematici con il figlio adottivo e agente di Christophe Galtier, John Valovic-Galtier, poi con lo stesso allenatore sui troppi giocatori “neri e musulmani” presenti in rosa. A Nizza, Christophe Galtier avrebbe anche causato tensioni sulla sua gestione del Ramadan: avrebbe chiesto in particolare ai suoi giocatori di non osservare il digiuno.
Nello specifico, le parole che sono state attribuite a Christophe Galtier nell’accusa di Fournier sono le seguenti: “È una squadra di feccia, dove ci sono solo neri e metà dei quali sono in moschea il venerdì. Non possono esserci così tanti neri e musulmani. La nostra squadra non mi rispecchia e non rispecchia ciò che vuole la gente“. A seguito di queste parole, poi, l’allenatore avrebbe richiesto l’allontanamento di Boudaoui, Todibo, Gouiri e Atal.
