Il direttore del Fatto Quotidiano in esclusiva a Notizie.com, si lascia andare ad una piccola rivelazione sul Cav e sulle intercettazioni: “Come saranno regolate, è un obbrobrio”
Non sta simpatico a tanti, ma è sempre chiaro, mai banale e quello che pensa dice senza avere peli sulla lingua. Non fa distinzione tra destra e sinistra, l’importante è che il personaggio pubblico in questione o quello trattato sia trasparente e non abbia scheletri nell’armadio. E se i ha, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio è uno di quelli, se non proprio il primo a spulciare su ogni cosa. Su tutto e tutti, senza distinzioni. “E’ il mio credo, a me di destra o di sinistra non faccio preferenza, l’importante è che sia onesto, ma se non lo è, allora lo riporto, almeno secondo me e soprattutto con prove e notizie a disposizione“, parole e musica di Marco Travaglio a Notizie.com, prima di cominciare l’intervista vera e propria. Ed è su Silvio Berlusconi che sorprende, lui che più di altri l’ha attaccato: “Mi dispiace che non ci sia più, dal punto di vista umano dispiace sempre quando una persona non c’è più, avrei preferito fosse vivo e vegeto fino a cent’anni, magari per attaccarlo ancora per altri vent’anni…“.
Il direttore è stato ospite di Fenix 2023, la manifestazione di Gioventù Nazionale, i giovani di Fratelli d’Italia che l’hanno invitato a parlare sulla riforma della giustizia, a confrontarsi con il sottosegretario Andrea Dalmastro. E Notizie.com l’ha intercettato per approfondire il discorso sulle intercettazioni e anche su Silvio Berlusconi sulla cui morte e sulla prima pagina del suo giornale, si dice, il direttore non è che sia stato proprio elogiato, tutt’altro. “Sono punti di vista, non mi permetterei mai di essere irrispettoso o offendere una persona che non c’è più, abbiamo solo ricordato quello che ha rappresentato Berlusconi nella politica, tutto qua”, spiega con calma e serenità Travaglio che, ogni metro che fa, viene fermato da ragazzi di Gioventù Nazionale, per stringergli la mano, avere una foto o una battuta.
“Così come sono congegnate le nuove intercettazioni sono un obbrobrio per le persone che hanno il diritto di sapere tutto”
Sulle intercettazioni la posizione di Marco Travaglio è piuttosto chiare: “E’ la pubblicazione che sarà privata di soggetti terzi quelli non coinvolti indagine, ma che hanno atti e comportamenti che possono essere interessanti, ad esempio per un parlamentare, come Micciché che va da un pusher a rifornirsi di cocaina per uso personale, è un reato? No, ma è interessante che la gente venga a sapere che il loro rappresentante si comporta in un certo modo, potranno poi decidere loro se votarlo o meno, ma lo devono sapere, e questo con la nuova riforma anzi schiforma, verrà meno“